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ThinkAbout: la start-up che valorizza lo spreco alimentare

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ThinkAbout spreco alimentare

All’interno del programma del Salone Extra, iniziativa de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, la start-up milanese ThinkAbout annuncia un tris di novità che la confermano protagonista della lotta allo spreco alimentare e dello sviluppo sostenibile. Oltre alla collaborazione con Fondazione Telethon e con la School of Management del Politecnico di Milano, presentati i risultati preliminari di uno studio finalizzato a misurare gli impatti ambientali della lotta allo spreco alimentare.

Lo spreco alimentare al servizio dello sviluppo sostenibile

ThinkAbout, prima azienda in Italia a valorizzare in maniera economicamente sostenibile le eccedenze alimentari, mette in campo nuove partnership che la confermano fra le realtà emergenti dell’economia circolare in Italia. La start-up milanese presenta al Salone Extra iniziative legate a protagonisti assoluti della solidarietà e della ricerca del calibro di Fondazione Telethon e Politecnico di Milano, con soluzioni al servizio dello sviluppo sostenibile e della lotta allo spreco alimentare che fanno parte dei 17 Sustainable Developement Goals 2030 delle Nazioni Unite.

Ricerca medica e solidarietà con Telethon

La prima iniziativa che verrà presentata in occasione del Salone da Andrea Briganti, AD e co-founder di ThinkAbout, riguarda la propria responsabilità sociale d’impresa a sostegno della Fondazione Telethon e dei progetti di ricerca sulle malattie genetiche rare. L’accordo prevede che la start-up devolva una percentuale del fatturato totale previsto nel biennio 2021-2022, grazie alla piattaforma e-commerce NO.W! No Waste, il primo dei progetti di economia circolare e lotta allo spreco alimentare di ThinkAbout.
La collaborazione impegna Fondazione Telethon e ThinkAbout anche in una serie di iniziative
ancora in via di definizione, nelle quali l’azienda sarà al fianco della Fondazione in maniera attiva e
propositiva.

ThinkAbout: innovazione e sostenibilità nel food

ThinkAbout supporterà la School of Management del Politecnico di Milano che, grazie ai suoi “Food Sustainability Lab” e “Osservatorio Food Sustainability”, rappresenta un autorevole punto di riferimento, nazionale e internazionale, nella ricerca sui temi della riduzione dello spreco alimentare e dell’innovazione per la sostenibilità della filiera agri-food.
In particolare, ThinkAbout finanzierà i progetti di ricerca del Politecnico milanese focalizzati sulla trasformazione sostenibile del sistema alimentare italiano. Va infatti considerata l’importanza dell’impatto sociale e ambientale del settore alimentare segnato tuttora da una parte eccessiva di spreco. Circa 1/3 del cibo prodotto, a livello mondiale, non arriva al consumo finale, pari a 1,8 miliardi di tonnellate, l’80% delle quali potrebbe essere recuperato: dati che mostrano come agire
sulla filiera del cibo è essenziale al fine di perseguire obiettivi di sostenibilità a livello di comunità e
dell’intero pianeta. (Research Pubblications Politecnico di Milano)

Misurare gli acquisti sostenibili

Quando si parla di sostenibilità è indispensabile poter “misurare” impatti ed interventi. Parte da questa esigenza la terza iniziativa presentata da ThinkAbout: la promozione di una ricerca per definire metriche di life-cycle assessment che consentiranno di calcolare i benefici ambientali in termini di CO2 equivalente evitata (carbon footprint) per i prodotti alimentari sottratti allo spreco grazie all’attività di NO.W!, evidenziando le categorie con il maggior vantaggio. Dai dati preliminari dello studio emerge che, tra i prodotti presenti sulla piattaforma NO.W!, della categoria “ambiente” (non freschi e non surgelati) il maggiore vantaggio ambientale si ottiene evitando lo smaltimento di caffè, carne in scatola e cioccolato. Per esempio, salvare una confezione di caffè da un chilo, grazie a NO.W!, significa evitare l’emissione in atmosfera di 2,3 chili di CO2 equivalente. Oppure, il recupero al consumo di un chilo di carne in scatola consente di evitare l’emissione di 1,5 chilo di anidride carbonica equivalente.
“Sostenibilità ed economia circolare devono diventare l’asse portante delle strategie imprenditoriali e vanno considerate come occasioni concrete per creare lavoro, innovazione e profitto. ThinkAbout è nata con quest’idea e con questo progetto: fare della sostenibilità il punto di partenza e non di arrivo del business. E le iniziative che abbiamo presentato oggi aprono delle prospettive nuove al nostro impegno di dare un contributo alla costruzione di modelli economici e sociali inclusivi, resilienti e duraturi” ha spiegato Briganti.

Il Progetto NO.W! No Waste

L’obiettivo del progetto di ThinkAbout – che ha debuttato sul mercato a inizio anno suscitando in pochi mesi forte interesse tra gli operatori – è promuovere soluzioni per la riduzione dello spreco di risorse alimentari, che in Italia ammonta al 15% della produzione annua per un valore di alcune decine di miliardi di euro. NO.W! No Waste, il primo progetto di ThinkAbout, mette in contatto aziende di qualsiasi settore con produttori di cibo, grandi e piccoli, per recuperare lungo tutte le filiere alimenti ancora consumabili, prima che vengano smaltiti. Lo schema proposto da NO.W! è inclusivo e comporta vantaggi etici ed economici per tutti i soggetti coinvolti: per i produttori che conferiscono alimenti confezionati altrimenti destinati allo smaltimento; per le aziende aderenti al progetto, che offrendo un benefit di valore ai lavoratori contribuiscono alla lotta agli sprechi; per questi ultimi che hanno la possibilità di concretizzare il proprio impegno su temi sociali e ambientali attraverso acquisti etici oltre che vantaggiosi.

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