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Jyothi Raj, da aspirante suicida ad “uomo scimmia”

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Jyothi Raj

Proprio vero! La vita, a volte, ha più humour di noi. Jyothi Raj, attualmente il più famoso e abile arrampicatore indiano tanto da meritarsi il soprannome di “Monkey King”, sarebbe diventato tale grazie ad un tentativo di suicidio.

Jyothi Raj, il più abile arrampicatore

Spieghiamo meglio: depresso ormai da un po’ decise, infatti, un giorno di diversi anni fa, di togliersi la vita. Non in un modo semplice, che ne so con un’arma, una corda, ma lanciandosi da un vertiginoso strapiombo. Per poterlo fare, Raj, aveva però bisogno di salire proprio fin lassù, lassù molto in alto, da dove poi si sarebbe gettato chiudendo occhi e pensieri: e il piccolo Raj non solo raggiunse quella faticosissima cima ma lo fece con la semplicità e le movenze della più agile delle scimmie conquistandosi i fragorosi applausi dei malcapitati passanti che, anche un po’ terrorizzati, si erano fermati a guardarlo nella sua folle scalata.

Deciso a buttarsi giù da un dirupo scoprì la sua grande abilità Jyothi Raj arrampicatore

Fu una folgorazione. Aveva incredibilmente trovato, nel momento di sua massima disperazione, una nuova ragione di vita, un forte e nuovo stimolo a riprendere in mano la propria esistenza. Da allora non ha fatto altro che arrampicarsi un po’ ovunque come sul Fort of Chitradurga, una vecchia fortezza ancora presente nel Karnataka (uno degli stati nella regione sud-occidentale dell’India), come sulle Joga Falls, le seconde più alte cascate del paese situate a Sagara Taluk sempre nel Karnataka, o come la torre dell’orologio nella città di Hubli.

Raj si arrampica senza corde solo con le mani

Tutto questo senza, però, mai usare né corde, né altri tipi di equipaggiamento di sicurezza: solo un po’ di polvere di magnesio sulle mani per migliorarne la presa. Per il resto solo strabilianti acrobazie degne forse solo dei più grandi eroi a fumetti: la facilità con la quale Raj riesce, infatti, a mantenersi, a testa in giù, incollato a una parete farebbe, però, impallidire di vergogna lo stesso “Uomo Ragno” che di arrampicate è, di certo, l’indiscusso re: “La mia grande capacità di riuscire a vedere tutti i punti di appoggio, di riuscire a muovermi con grande forza e velocità è di sicuro un dono degli dei” spiega Raj. “Ma – continua – voglio continuare a allenarmi, diventare come Alain Robert (noto alpinista francese) e scalare come lui i più alti edifici costruiti dall’uomo”. Talento e grinta sono certamente dalla sua.

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