Home Green Economy Riciclo della plastica: cosa bisogna sapere

Riciclo della plastica: cosa bisogna sapere

5626
0
riciclo della plastica

Basta guardarsi un attimo intorno, nelle nostre case, per strada, al supermercato: la plastica ha invaso le nostre vite, portando con sé pro e contro; ecco perché il riciclo della plastica diviene oggi più che mai un’azione fondamentale.

Le fasi del riciclo della plastica

Il procedimento del riciclo della plastica è piuttosto lungo e complesso, le principali fasi sono cinque:

  1. Raccolta: tutti i materiali plastici provenienti da privati e pubblici vengono raccolti
  2. Smistamento: divisione degli oggetti raccolti in base alla tipologia di plastica di cui sono composti
  3. Frantumazione: la plastica viene tagliata e sminuzzata per poi essere fusa
  4. Lavaggio: la plastica viene lavata con una particolare soluzione per pulirla da adesivi ed etichette ed evitare contaminazioni di alcun tipo
  5. Fusione: la plastica sciolta viene ricompattata in pellet che vengono poi rivenduti per essere trasformati in nuovi oggetti

La simbologia della plastica

A seconda degli ingredienti dei quali è composta la plastica può essere suddivisa in sette tipologie, ognuna contrassegnata da un simbolo particolare:

  • PET-01: polietilene tereftalato o arnite; solitamente è quello che si trova nelle bottiglie di plastica e in quelle per le bibite, nei flaconi degli shampoo e dei bagnoschiuma.
  • PEHD-02: polietilene ad alta densità; un esempio sono i contenitori dello yogurt e i flaconi contenenti detersivi.
  • PVC-3: polivinilcloruro; ovvero tutti i contenitori per gli alimenti.
  • PELD-4: polietilene a bassa densità; tutte le bottiglie spremibili e i sacchetti dei cibi surgelati.
  • PP-5: polipropilene o moplen; ad esempio le bottiglie del ketchup.
  • PS-06: polistirene o polistirolo; quindi, i bicchieri e le posate monouso. 
  • O-07: tutte le altre tipologie di plastiche.

Riciclo della plastica: cosa e come buttare

Fare la raccolta differenziata è un’azione fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente, il numero di rifiuti che produciamo ogni giorno cresce a velocità insostenibili; inoltre, la raccolta differenziata è un procedimento molto semplice, basta seguire poche regole.

Prima di tutto è bene dire che tutto ciò che viene gettato nella raccolta differenziata deve prima essere svuotato completamente e sciacquato; inoltre, sarebbe bene schiacciare e ridurre al minimo la dimensione degli oggetti affinché occupino il minor spazio possibile.

È possibile inserire negli appositi secchioni della raccolta differenziata per la plastica:

  • simbolo riciclobottiglie, vasetti e barattoli di plastica
  • buste e sacchetti di plastica
  • lattine per bevande
  • tappi a vite e a corona di metallo
  • vaschette e fogli in alluminio
  • scatolame di metallo per alimenti
  • bombolette spray
  • vaschette e barre di polistirolo

Non vanno assolutamente gettati nella raccolta della plastica:

  • lampadine e lampade al neon
  • contenitori per solventi e vernici che riportino l’etichetta T e/o F
  • ceramica e porcellana
  • oggetti in vetro, plastica e metalli diversi dai contenitori (ad esempio: bicchieri rotti, giocattoli, biro, apparecchiature elettriche, lastre di vetro, ecc)

Perché è importante il riciclo della plastica

Il riciclo della plastica permette di evitare la costruzione di nuove discariche (riciclo e riuso hanno permesso di ridurre di ben 29 milioni di metri cubi di rifiuti le discariche esistenti), di risparmiare energia elettrica (nel 2015 sono stati risparmiati circa 9,5 mila Gwh), ma soprattutto consente di creare nuove materie prime senza che vengano sprecate quelle esistenti (solo nel 2015 sono state riciclate circa 900.000 tonnellate di rifiuti di imballaggi di plastica come risultato della raccolta differenziata).

Uno stile di vita sostenibile prevede che l’uso della plastica venga prima di tutto ridotto, quando possibile riutilizzato e infine riciclato, nel rispetto del pianeta sul quale viviamo.

 

LASCIA UN COMMENTO

Lascia un commento!
Inserisci qui il tuo nome