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    Un pitone si autoriproduce, primo caso al mondo

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    pitone reale

    Thelma è il nome che gli allevatori di rettili del Louisville Zoo (Stati Uniti) hanno dato ad un serpente davvero unico, un pitone (Python reticulatus , una delle specie di serpente più lunghe del mondo) che risiede in queste strutture da sei anni. Un pitone che è in grado di autoriprodursi.

    Il primo caso al mondo di un pitone che si autoriproduce

    Thelma ha 11 anni e misura un metro e ottanta centimetri di lunghezza, ma la cosa davvero straordinaria di questo esemplare femmina è che, secondo uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Biological Journal of Linnean Society , è uno dei pochi casi scientificamente dimostrati in cui un pitone abbia avuto la capacità di riprodursi senza entrare in contatto con un maschio.

    Nel 2012, Thelma da più di due anni viveva in un’area di 36 metri quadrati, con la sola compagnia di un altro serpente di sesso femminile. Tuttavia, il 28 Giugno 2012, Thelma ha deposto un insieme di ben 61 uova.

    La conservazione in incubatrice di alcune di queste uova ha dato alla luce sei cuccioli che, come accertato attraverso gli studi genetici, Thelma aveva auto-generato.

    Si studia il meccanismo della partnogenesi

    Lo studio pubblicato sul Journal of Linnean Society dai ricercatori della University of Tulsa e di sette istituti scientifici degli Stati Uniti e dell’Italia descrive in dettaglio il meccanismo della partenogenesi (riproduzione asessuata prodotta dalla divisione delle cellule femminili che non sono state collegate con gameti maschili) è stato analizzato nel caso di Thelma e altri serpenti di specie simili, e una copia di pitoni della Birmania (Python bivittatus) conservati nello zoo Artis nei Paesi Bassi.

    Gli esperti che hanno analizzato questi casi ritengono che, a dispetto di quanto si è creduto fino ad ora, la partenogenesi può essere relativamente comune in alcune specie di rettili.

    Per saperne di più

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