Si chiama Rhipsalis e per quanto possa sembrare strano la sua vista produce un effetto calmante sulla nostra psiche. Almeno questo sostengono diversi autori che citando dei non meglio precisati studi, effettuati dall’Università del Surrey in Inghilterra, dichiarano che è ormai dimostrato che questa pianta, appartenente alla famiglia delle Cactacee, vanta notevoli proprietà antistress.
Rhipsalis, un cactus speciale
Delle piante, delle loro proprietà e dei loro effetti purificatori dell’aria, abbiamo spesso già parlato ma secondo quanto avrebbero affermato i ricercatori, la natura continua a stupirci e a fornirci spunti sempre nuovi d’interscambio. Questa bellissima sempreverde infatti, oltre al suo effetto decorativo, possiede specifiche proprietà che aiutano ad abbassare notevolmente il livello di stress solo con la sua presenza, negli articoli non spiegano quale è il suo reale effetto, ma a noi piace crederlo. Si tratta di un cactus decorativo che è originario dalle foreste dell’America centrale, dove vive epifita sui tronchi, nello stesso habitat di molte orchidee, è di facile coltivazione, non ha bisogno di molte cure e la sua crescita è abbastanza veloce.
Otto cose da sapere per coltivare la Rhipsalis in casa o in ufficio
- Garantite alla vostra Rhipsalis posizioni molto luminose, ma mai il sole diretto, soprattutto nella stagione calda, durante la quale è opportuno ripararla.
- Teme il freddo, quindi attenzione a non esporla a temperature inferiori ai 7 gradi centigradi.
- Le annaffiature devono essere sempre abbondanti da aprile a settembre (facendo sempre asciugare il terreno tra una e l’altra), ma devono essere diminuite drasticamente in autunno e vanno sospese in inverno (sempre a seconda del luogo di coltivazione).
- Durante la stagione calda, aggiungete ad ogni annaffiatura del concime per cactacee, diluito il doppio di quanto consigliano i produttori, magiare poco e spesso fa bene anche alle piante,
quando il caldo si fa sentire, vaporizzatela con acqua povera di calcio (oligominerale) ma non distillata.
- Se la rinvasate scegliete un terreno molto ben drenato, contenente materiale a grana grossa, non particolarmente ricco di sostanze azotate. Aggiungete ghiaia o pietra pomice sul fondo del vaso per evitare ristagni idrici.
- Tra i suoi nemici naturali ci sono le cocciniglie e il ragnetto rosso (un acaro) che (in estate) può essere evitato vaporizzando la pianta. Attenzione i ragnetti rossi che in estate corrono sui nostri davanzali non sono quelli che insidiano le nostre piante: questi ultimi hanno dimensioni molto minori e sono invisibili ad occhio nudo. Ricordate sempre che un ristagno d’acqua, magari dovuto a un terreno poco drenato, favoriscono l’insorgenza di marciume radicale.
- La sua posizione ideale è all’esterno dell’appartamento, o in un locale arieggiato ma senza correnti d’aria e all’ombra di un’altra pianta, mai al sole diretto.
- Se i rametti si allungheranno troppo potremo potarla, naturalmente nel periodo di riposo, tra novembre e marzo, evitando di farlo durante i periodi dell’anno di maggiore crescita.
Le più belle varietà di Rhipsalis
In natura è originaria delle foreste pluviali del Centro e Sud America, ma è stata portata anche in Africa e in alcune isole dell’Oceano Indiano dove cresce sui tronchi dei grossi alberi in penombra, facendo penzolare i suoi lunghi steli verdi fino al terreno. Al genere Rhipsalis appartengono 41 diverse specie, sempre con sottili steli di varie forme e di diverse tonalità di verde, ricordiamo che è una pianta grassa (meglio succulenta) e che svolge le funzioni di fotosintesi clorofilliana sui piccoli steli, più o meno ricoperti da spine. Una curiosità botanica è che un sua specie: la Rhipsalis baccifera è l’unico cactus originario del Sud Africa e del Madagascar.
Le più note sono
Rhipsalis cassutha, ricadente e cespugliosa, con rami verde chiaro, lunghi anche mezzo metro.
Rhipsalis pilocarpa, i cui esemplari giovani sono essenzialmente eretti, ma che tendono a ricadere con il tempo; i fusti principali presentano numerose ramificazioni, con peli lunghi e setosi. I suoi fiori sono molto profumati.
Rhipsalis cereuscula: priva di spine e con fusti molto sottili e ramificati dai piccoli fiorellini color panna.
Rhipsalis baccifera: produce piccoli fiori bianchi o gialli che si trasformano in frutti tondeggianti e traslucidi che possono restare sulla pianta anche per anni, come ricordavo è l’unico cactus originario del continente africano.
Rhipsalis capilliformis, con lunghi fusti molto sottili e con numerose ramificazioni lunghe dai 20 ai 40 cm.
Le Rhipsalis sono cactus che affascinano, per la loro provenienza, anche gli amatori delle orchidee, di solito sono i primi cactus coltivati dagli orchideofili che completano con la loro presenza scenografica le riproduzioni degli areali dove fioriscono le orchidee epifite. Non richiedono troppo impegno e ora ci piace anche credere che uno sguardo ai loro rami può strapparci un sorriso.