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    Il polline, alimento o farmaco?

    2008
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    polline commestibile

    Il sapore del polline non è certo gradevole come quello del miele, varia a seconda dei fiori da cui proviene, sorprendendo sempre chi lo consuma per la prima volta. Il polline è uno degli alimenti più ricchi presenti in natura, le api raccolgono dai fiori per la loro propria alimentazione.

    Cosa c’è nel polline

    Esistono tantissime specie di polline, almeno quante sono le varietà di fiori e le sue dimensioni variano dal più piccolo granello del miosotide (pianta erbacea perenne), che misura un millesimo di millimetro, fino al più grande, quello della zucca: duecento millesimi di millimetro! Il suo colore va dal giallo pallido al nero, attraversando tutte le sfumature del bruno e del rosso.

    La composizione del polline

    Le proprietà del polline sono davvero eccezionali: in un solo granello sono contenute fino al 35% di proteine e gli acidi amminici essenziali non sintetizzabili da parte dell’organismo (lisina, triptofano, istidina, leucina, metionina, isoleucina, fenilalanina, treonina, valina). Il polline contiene anche gli acidi amminici che influenzano l’accrescimento (arginina, prolina, cistina, serina, tiroxina).

    Ecco a voi qualche indicazione sul ruolo di tali proteine e le proprietà di ciascun acido amminico:

    • La lisina aiuta a fissare il calcio, stimola l’appetito, favorisce il rinnovo dei globuli rossi.
    • Il triptofano favorisce l’assimilazione della vitamina PP, la cui carenza determina la pellagra.
    • L’istidina è utile alla formazione dell’emoglobina nel sangue.
    • La leucina favorisce il buon funzionamento del pancreas e della milza.
    • L’isoleucina favorisce i processi di assimilazione delle proteine.
    • La valina svolge funzione rinvigorente delle cellule del sistema nervoso e muscolare.
    • La fenilalanina attiva i processi di assimilazione della vitamina C, e rinforza l’organismo per combattere stress e aggressioni patogene.
    • La metionina è indispensabile all’organismo per la crescita, favorisce il buon funzionamento di fegato ed apparato digerente; carenze di questo aminoacido favoriscono l’insorgere di disturbi epatici, anemie, anoressia, inappetenza.
    • L’arginina è indispensabile per la crescita, eventuali carenze possono causare impotenza, frigidità, sterilità.
    • La cistina migliora la morbidezza della pelle.
    • La tiroxina protegge la pelle dai raggi solari.

    Tutti gli aminoacidi presenti nelle cellule viventi, sono stati trovati anche nel polline.

    Glucidi: circa il 40% (in particolare amido e lattosio). Lipidi: 5% Acqua: 5%. Il restante 15% è composto da varie sostanze, alcune delle quali non ancora definite. L’elenco pertanto risulta provvisorio, e lo studio dei pollini è ancora al di là dall’essere considerato completo.

    Le certezze sono queste di seguito:

    • Le vitamine del gruppo B, le vitamine C, D, E e la proto-vitamina A.
    • I più importanti sali minerali e oligoelementi: calcio, potassio, magnesio, silicio, zolfo, fosforo, manganese, rame, ferro e fluoro.
    • Enzimi che favoriscono il metabolismo di numerose funzioni organiche.
    • La rutina, un glucoside che eleva la resistenza della parete dei capillari.
    • Sostanze antibiotiche
    • Pigmenti vari, responsabili del colore del polline.
    • Una sostanza estrogenica.

    Il polline delle api, alimento o farmaco?

    Teniamo sempre presente che il polline non è un medicinale, piuttosto è un alimento completo e ricchissimo, il più ricco che esista in natura. Particolarmente generoso di sostanze naturali, può essere assunto in dosi variabili a seconda del gusto personale. Come per il miele e la pappa reale, il polline può essere considerato un integratore alimentare, che con le sue proprietà può venire utilizzato per rafforzare le difese dell’organismo e prevenire così le malattie, soprattutto quelle infettive. Quando invece la malattia è in atto, per compiere una funzione di supporto alle cure tradizionali, il polline accelera il processo di guarigione.

    Si raccomanda sempre di scegliere un polline biologico o comunque raccolto in aree non contaminate per assicurarsi un prodotto senza pesticidi. In questo caso infatti il polline può scatenare fortissime allergie e gravi infiammazioni.

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