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Mozziconi di sigarette, veleno nella catena alimentare

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mozziconi di sigarette sulla sabbia

Uno studio effettuato su campioni di sabbia e mozziconi di sigarette abbandonate sulle spiagge dimostra che i veleni contenuti nelle cicche infettano i corsi d’acqua con i loro metalli tossici, i quali finiscono poi nella catena alimentare.

I mozziconi di sigarette invadono l’ambiente

Due studentesse dell’Università australiana di Griffith, Holly Richmond e Alli Taylor, hanno raccolto (insieme ad altri dieci volontari), in sole due ore, più di trecento mozziconi di sigarette sulla spiaggia di Burleigh Heads, nel Queensland, e più di tremila in tutta la zona, ritenuta una dei luoghi più belli e puliti della costa australiana.

La diciottenne Holly Richmond ha riferito che è stato devastante per tutti rendersi conto di quante cicche si abbandonano nell’ambiente, anche in una zona così bella e, a detta di tutti, molto pulita.

Moltissima gente del posto si è fermata a chiacchierare con noi mentre stavamo pulendo ed è rimasta sorpresa. Credo che le persone non siano consapevoli di quanto danno facciano questi piccoli pezzetti di materiale tossico e speriamo che si venga davvero a conoscenza dei danni che essi provocano.

Un cocktail di sostanze chimiche potenzialmente dannose

Nei mozziconi di  sigarette sono contenuti metalli come cadmio, nichel e arsenico, tutti accusati di provocare cancro ai polmoni, ai reni e alle ossa e responsabili di scarso peso alla nascita.

Un nuovo studio, effettuato presso una Università iraniana, conferma la presenza dei veleni e solleva la possibilità che essi possano accumularsi nei pesci e finire così nella catena alimentare.

I ricercatori hanno prelevato campioni di sabbia nelle spiagge della città di Bushehr, nel Golfo Persico, hanno estratto i mozziconi delle sigarette e misurato i livelli dei sette metalli presenti, tra cui anche ferro, rame, zinco e manganese. Dieci giorni dopo sono tornati per ripetere i test nella zona pulita dalle cicche e hanno trovato poca differenza nei livelli dei veleni, cosa che suggerisce il rilascio dei veleni delle cicche nella sabbia e quindi anche nel mare. Mentre l’influenza delle materie plastiche negli ambienti marini è stata ampiamente studiata, i mozziconi di sigarette sono stati in gran parte trascurati.

Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista britannica Tobacco Control, è il primo ad aver esaminato i metalli dei mozziconi di sigarette che si riversano nell’ambiente marino, stimati in un numero di 4,5 trilioni in tutto il mondo ogni anno. Spesso sono i rifiuti più comuni raccolti da Clean Up Australia, l’organizzazione che stima a sette miliardi i mozziconi disseminati in Australia ogni anno.

L’autore dello studio, Dr. Sina Dobaradaran dell’Università di Scienze Mediche di Bushehr, ha affermato che la ricerca è stata necessaria per capire come le sostanze chimiche si diffondono nei corsi d’acqua e come colpiscono piante e animali marini entrando poi nella catena alimentare.

I ricercatori sospettano che siano proprio i filtri delle sigarette, in acetato di cellulosa, a trasportare i veleni, ma sostengono anche che le creature rispondono ai contaminanti metallici in modo “molto variabile”.

 

Fonte: goldcoastbullettin.com

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