Proseguono gli appuntamenti del ciclo “I Martedì della Natura” organizzati dai Carabinieri Forestali e aperti al pubblico. L’incontro di martedì 19 marzo, alle ore 17:00 presso la Sala Serviana di Via Antonio Salandra 44 a Roma, sarà l’occasione per conoscere meglio una spezia antichissima e diffusa in tutto il mondo: lo zafferano
Ricordato nel Cantico dei cantici del Vecchio Testamento e raffigurato in antichi papiri egizi, il Crocus sativus ha conosciuto diffusione in Europa grazie agli Arabi. La sua produzione e lavorazione, specie in Italia, è legata a ritmi antichi e pazienti. Lo zafferano è un prodotto di nicchia, in considerazione delle limitate superfici destinate alla sua produzione, la limitata resa e i bassi quantitativi immessi sul mercato, in gran parte provenienti dall’Iran, l’ attuale principale produttore a livello mondiale.
Il prodotto italiano ha conosciuto diffusione in Europa grazie agli Arabi. La sua produzione e lavorazione, specie in Italia, è legata a ritmi antichi e pazienti. Lo zafferano è un prodotto di nicchia, in considerazione delle limitate superfici destinate alla sua produzione, la limitata resa e i bassi quantitativi immessi sul mercato, in gran parte provenienti dall’Iran, l’ attuale principale produttore a livello mondiale.
Il prodotto italiano ha conosciuto un nuovo impulso in alcune regioni italiane ed è considerato oggi tra i migliori al mondo, con punte di eccellenza supportate da disciplinari molto rigidi. Ma per la sua diffusione, oltre che per il suo valore di mercato non indifferente (circa 1.000 euro al chilo), lo zafferano che arriva sulle tavole dei consumatori, corre il rischio di adulterazioni per far fronte ad una domanda sempre maggiore.
Ne discuteranno con i presenti Luciano Zambianchi, esperto ed appassionato di piante, e Eliana Barberini, imprenditrice e produttrice dello Zafferano dei Castelli romani.