“Quasi quattrocento chilometri di costa italiana saranno sommersi dal mare “. Ad annunciarlo è l’Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie e per l’energia, che ha portato a termine un progetto di studi sul cambiamento climatico in Italia.
Nel 2100 città come Napoli e Venezia potrebbero scomparire e questo dipende da moltissimi fattori, tutti scatenati dall’innalzamento della temperatura terrestre, conseguenza della presenza sempre più massiccia di Co2 nell’atmosfera.
“Se aumenta la temperatura del mare aumenta anche il suo volume” e non solo, i ricercatori spiegano come la diminuzione dei ghiacci in Groelandia sia causa di un evidente movimento tellurico. La terra infatti, come un corpo galleggiante, sollevandosi dal un lato, alleggerita dai pesi dei disciolti ghiacciai, potrebbe sprofondare dal lato opposto.
Arrestare il cambiamento climatico? Tutto dipenderà dalla politica
Sono le istituzioni a giocare il ruolo più importante nella lotta al cambiamento climatico, è per questo che bisognerebbe sempre parlare di temi ambientali. In un’ottica di costruzione per il futuro delle generazioni è la politica che ha la responsabilità di agire insieme ai cittadini.
“Quello che accadrà dipenderà dalla politica”. Parlano chiaro i ricercatori dell’Enea che hanno messo a punto un nuovo e sofisticato modello di ricerca in grado di valutare l’innalzamento del livello del mare nel Mediterraneo. “Siamo partiti da un modello elaborato dal MIT di Boston e lo abbiamo adattato alla nostra particolare conformazione territoriale”.