Il cambiamento climatico è un tema che viene oggi affrontato spesso, ma di cosa si tratta esattamente? Nell’era che è stata definita Antropocene, l’uomo ha modificato il clima, alterando completamente gli equilibri dell’ecosistema.
Che cos’è il cambiamento climatico?
Per riuscire a spiegare al meglio questo concetto è necessario fare un passo indietro e spiegare prima di tutto cosa si intende per clima.
La World Meteorological Organization, agenzia delle Nazioni Unite specializzata in questo settore, definisce operativamente il clima come lo stato medio delle variabili fisiche atmosferiche calcolato su un periodo di tempo (anno, mese) per un’area geografica definita. Quindi, caratteristica del clima è la sua dinamicità, ovvero la sua capacità di cambiare nel tempo.
Allora perché oggi questo cambiamento desta tanta preoccupazione? La ragione per la quale oggi i cambiamenti che riguardano il clima sono oggetto di numerosi dibattiti riguarda le tempistiche di questi stessi cambiamenti e la loro causa. Al giorno d’oggi, le trasformazioni che possono essere osservate si verificano a velocità senza precedenti.
Il termine cambiamento climatico è stato coniato per indicare quelle particolari alterazioni del clima imputabili all’azione umana sulla Terra.
Secondo l’Intergovernamental Panel on Climate Change
oggi il riscaldamento del sistema climatico è inequivocabile, dal 1750 molti dei cambiamenti osservati sono senza precedenti. L’atmosfera e gli oceani si sono riscaldati, la massa di neve e ghiaccio è diminuita, il livello dei mari è aumentato, e soprattutto sono aumentate le concentrazioni di gas a effetto serra.
Quali sono le conseguenze?
Le conseguenze del cambiamento climatico sono numerose e possono essere distinte in base al sistema che vanno a impattare:
- animale: graduale perdita degli habitat che porterà alla migrazione degli animali e, nella maggior parte dei casi, alla loro estinzione; quindi, perdita di biodiversità dovuta all’incapacità di adattamento delle specie animali alle nuove condizioni climatiche.
- umano: diffusione di malattie tropicali dovute allo spostamento delle zanzare portatrici di queste patologie; produzione alimentare incerta dovuta a siccità e inondazioni; inabitabilità di alcune zone del pianeta che comporterà grandi migrazioni e problematiche legate ad esse.
- ambientale: aumento del livello dei mari, aumento della temperatura terrestre, surriscaldamento degli oceani, riduzione dello strato dei ghiacci, eventi estremi, acidificazione degli oceani, decrescita del manto nevoso. Ogni regione del Pianeta risentirà delle conseguenze dell’aumento delle temperature in maniera differente: alcune vedranno un aumento delle temperature, altre una loro diminuzione. Gli eventi climatici saranno sempre più forti, violenti e soprattutto frequenti.
Qual è il ruolo dell’uomo?
Come accennato prima, le motivazioni di questo rapido e continuo cambiamento del clima sono da attribuire in gran parte all’azione umana.
Le due principali cause sono:
- depauperamento delle risorse naturali
- emissioni di ingenti quantità di gas serra
Entrambe queste azioni sono dovute al concetto imperante di sviluppo e progresso che governa la società contemporanea. L’incessante consumo di beni e servizi che ognuno di noi opera implica un ininterrotto impiego delle risorse naturali. La concezione dell’illimitatezza di queste risorse è completamente erronea; le risorse naturali sono finite, il pianeta sul quale viviamo è finito, quindi è impossibile una crescita infinita. Bisogna rispettare questa limitatezza e consumare in maniera responsabile, dando il tempo alla Terra di rigenerarsi e di assorbire l’inquinamento e gli sprechi che produciamo.
Sviluppo e progresso sono possibili solo nel rispetto del pianeta che ci fornisce le risorse necessarie per prosperare.
Le soluzioni al cambiamento climatico esistono e sono attuabili.
[…] cambiamento climatico è una delle più grandi sfide che i Governi di tutto il mondo si trovano oggi ad affrontare. […]