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Bioprinting, arriva la stampante di pelle 3D

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illustrazione corpoIl bioprinting costituisce in generale un vero e proprio cambio di rotta nel campo della medicina rigenerativa e si discute sulla possibilità che un giorno, magari, si riuscirà a porre fine al problema del trattamento di malattie rare, del reperimento di organi per trapianti e molto altro ancora. Nello specifico di questa ricerca, gli studiosi dell’Università Carlo III di Madrid, il Centro per l’Energia e la Ricerca Ambientale e Tecnologica (CIEMAT) e l’Ospedale Universitario Gregorio Marañón in collaborazione con BioDan, azienda di bioingegneria specializzata in medicina rigenerativa hanno mostrato per la prima volta la possibilità di produrre pelle umana attraverso una bio-stampante 3D. Questa sarebbe in grado di replicare la struttura naturale della pelle. Al posto di cartucce a inchiostro vengono utilizzati plasma e cellule ottenute attraverso biopsia e moltiplicate successivamente in provetta.

Due modi di produzione del tessuto

– Produrre pelle allogenica per processi industriali

– Creare pelle autologa creata per fini terapeutici in base ad ogni singolo caso (come nel caso di gravi ustioni).

“Usiamo solo cellule e componenti umane per produrre la pelle che è quindi bioattiva e può generare da sé collagene umano, evitando così l’uso del collagene animale che si trova in altri metodi”.

Vantaggi del bioprinting

Non sono pochi i vantaggi riscontrati relativamente a questa nuova tecnologia. Uno tra tutti riguarderà i costi di produzione che si ridurranno notevolmente rispetto alla produzione di tipo manuale come afferma Alfredo Brisac di BioDan Group.

Si tratta di un metodo che risulta attualmente in via di approvazione da parte delle diverse agenzie europee che lavorano per garantire che la pelle prodotta risulti adeguata all’utilizzo nei trapianti a pazienti con ustioni gravi o con grossi problemi cutanei. Secondariamente la pelle prodotta avrebbe anche un impatto etico non indifferente poichè consentirebbe di rispettare tutte quelle normative che richiedono test che non utilizzano gli animali.

La mia speranza è che il bioprinting diventi il metodo per la sostituzione degli organi in qualsiasi occasione (José Luis Jorcano).

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