In questi giorni i Carabinieri Forestali del CUFA (in particolare del Raggruppamento per la Biodiversità) hanno emesso un bando per coinvolgere ben 360 giovani di età compresa tra 18 e 30 anni in un progetto europeo inserito nel Network “Natura 2000”.
Un progetto europeo di volontariato coordinato dall’arma dei carabinieri
Si chiama “Life ESC 360” il progetto, approvato dalla Comunità Europea, che prevede l’impiego, in 8 periodi di due mesi ciascuno, di 45 giovani per volta (divisi in 3 gruppi da 15), preparati come volontari per il monitoraggio ambientale.
Gli otto periodi sono:
2019: Maggio/Giugno – Luglio/Agosto
2020: Marzo/Aprile – Maggio/Giugno – Luglio/Agosto
2021: Marzo/Aprile – Maggio/Giugno – Luglio/Agosto
A questi giovani verrà chiesto di monitorare, per un periodo di due mesi, flora e fauna di interesse comunitario all’interno di 22 siti italiani (gestiti dall’Arma dei Carabinieri), siti inseriti nel Network “Natura 2000”. È prevista una preparazione di cinque giorni, in particolare sui Piani di Protocollo Standardizzati sviluppati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall’ ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), come previsto dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE).
IL PROGETTO È INTEGRALMENTE DISPONIBILE SUL SITO CON I MODULI PER L’AUTOCANDIDATURA
Gli interessati, oltre a compilare gli appositi moduli, dovranno allegare il proprio curriculum, meglio se specifico: deporrebbe molto male, per le capacità di “problem solving” del candidato, leggere in questo curriculum che l’esperienza vantata è di aver organizzato mostre di pittura o mercatini rionali!
In base ai curricola, alla disponibilità di tempo, a un test attitudinale e alle specifiche motivazioni, i candidati verranno selezionati e inseriti negli specifici gruppi di formazione.
Conoscendo i dirigenti del raggruppamento per la biodiversità del CUFA, so benissimo che non hanno bisogno dei miei consigli, ma vi confesso che come vecchio naturalista impenitente, e da ex selezionatore e formatore, sono io a sentire la necessità di dare consigli in merito.
Il candidato ideale
La raccolta di dati ambientali e sulla zoocenosi è un’attività scientifica, difficile da improvvisare. Occorre occhio, capacità di osservazione e di riconoscimento (quindi una cultura che si acquisisce in anni di studio e osservazione), capacità organizzative e anche un fattore C. Per le capacità organizzative i Carabinieri non sono certo secondi a nessuno. Il fattore C. è una delle armi più potenti del ricercatore sul campo, ricordo di aver già raccontato di un mio amico, che oggi insegna alla Sapienza, che dopo diversi viaggi in Sudafrica alla ricerca di un ipotizzato e particolare insetto impollinatore, dopo aver percorso decine di migliaia di chilometri lo ha trovato sulla finestra del bagno dell’albergo dove i ricercatori si erano fermati. Il candidato ideale, a mio parere, è uno studente di biologia, appassionato ambientalista e con la necessità di accumulare punteggio; so che alcuni atenei riconoscono l’attività di formazione sul campo per gli aspiranti biologi: 125 ore di lavoro certificato vengono valutate ben 5 punti formativi.

Per questo motivo consiglierei agli amici del CUFA (Raggruppamento Biodiversità) di concordare con qualche istituto universitario un punteggio da assegnare ai giovani “volontari” per il lavoro (come già organizzato sulla pagina web alla voce “turni di monitoraggio”) e poi di andare direttamente in quegli atenei a raccogliere le adesioni e le prenotazioni per il progetto “Life ESC 360”.
Una proposta personale
Senza nulla togliere alle capacità degli specialisti del CUFA io consiglierei anche di utilizzare, come “formatori sul campo”, affiancatori ed accompagnatori, anche gli “specialisti” dalle associazioni e delle società naturalistiche convenzionate con il CUFA, allettati in qualche modo (ad esempio con il primo nome sulla relativa pubblicazione conclusiva delle attività bimestrali del gruppo). Dico questo per aver conosciuto ed apprezzato, nella Società Romana di Scienze Naturali (SRSN) di cui faccio parte come Consigliere, dei super specialisti, veri zoologi anche se giovani, con esperienze pluriennali di raccolta dati sul campo.
Un ultimo consiglio
Permettetemi un ultimo consiglio, questa volta rivolto ai candidati. Leggetevi tutte le parti del progetto “Life ESC 360” prima di decidere se aderire o meno. Di per sé, anche se non sempre può essere immediatamente evidente, questo progetto è una grande occasione per acquisire esperienze “spendibili” nei Paesi della Comunità Europea. Ma solo per chi ha deciso di fare realmente il Biologo e di impegnarsi.
Il progetto prevede un lavoro serio ed impegnativo e non una gita turistica di un paio di mesi con soggiorno in un parco, aderire senza convinzione vuol dire togliere posti a chi invece potrebbe farne tesoro. In poche parole SONO ESCLUSI I PERDITEMPO !