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Il Vietnam, le donne e la Hố Chì Minh Trail

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donna alla guida sulla Hố Chì Minh Trail

Percorrere la Hố Chì Minh Trail (o sentiero di Hố Chì Minh) è uno dei modi migliori per conoscere il Vietnam. Da sud a nord o viceversa, la rete di strade che attraversa e solca il Paese offre paesaggi mozzafiato ed esperienze incredibili a contatto con le minoranze che vivono nell’entroterra. Elegantissime coltivazioni di pepe e di fiori, vallate ricoperte da alberi di caffè, pianure verdi di riso, infinite distese di ananas, allevamenti di bachi da seta e poi la foresta brillante che scorre ai lati delle strade, selvaggia, profonda, interrotta da laghi naturali, solcata da fiumi trasparenti, abitata da animali di ogni specie che si possono ascoltare soprattutto alle prime ore dell’alba. Tutto questo offre la Hố Chì Minh Trail, la strada simbolo della rivoluzione eroica sostenuta da migliaia di donne e soldati vietnamiti impegnati nella lunghissima guerra vinta contro l’imperialismo degli Stati Uniti. Ma perché la Hố Chì Minh Trail ha assunto questa importanza? Qual’è stato il ruolo delle donne? Prima di rispondere a queste domande facciamo un passo indietro per capire meglio la guerra del Vietnam.

La guerra del Vietnam (1955-1975)

Vietnam, panorama
Un panorama dalla Hố Chì Minh Trail

La guerra del Vietnam dura venti lunghissimi anni e scoppia quando il congresso di Ginevra (1954) decide per la divisione del Vietnam in nord e sud. L’intento è quello di arginare il nord comunista sottraendogli i territori del sud del Paese. La reazione è immediata, i Viet Cong (truppe di comunisti combattenti, guerriglieri inizialmente considerati clandestini, ma segretamente appoggiati da Russia e Cina) si uniscono ufficialmente alle forze armate governative del nord dando vita al Fronte Nazionale di Liberazione (FNL). L’intento è quello di riunificare il Paese e di cacciare l’invasore americano. Gli Stati Uniti contrari all’avanzata del comunismo nel sud est asiatico e già presenti sul territorio vietnamita del sud dai primi anni ’50, iniziano una guerra rovinosa che costerà oltre 4 milioni di morti tra civili e soldati vietnamiti, ma anche laotiani e cambogiani (ricordiamo che l’offensiva comunista vietnamita era sostenuta dai Khmer Rossi seguaci del Partito Comunista di Kampuchea in Cambogia e dal Pathet Lao, il giovane partito comunista laotiano nato nel 1950)  e dall’altro lato la perdita di circa 68.000 soldati tra americani, thailandesi, australiani, neozelandesi e filippini. La croce rossa vietnamita ha registrato, a seguito dell’utilizzo di armi chimiche (Agente Orange) da parte degli americani, circa un milione di persone disabili e secondo alcune stime, si calcolano circa due milioni di persone affette da problemi di salute derivanti dalle tossine disperse nell’aria.

Nixon, l’allora presidente degli Stati Uniti, firmato l’accordo di pace di Parigi dichiara al mondo intero: “Abbiamo finalmente raggiunto la pace con onore“.

La Ho Chi Minh Trail 

Il 1968 è una data significativa nella guerra del Vietnam, l’offensiva del Tểt segna la prima grande sconfitta americana nel nord che porta malcontento e preoccupazione negli Stati Uniti con una conseguente crisi politica. La reazione americana è immediata, vengono impiegati bombardieri B52, la fanteria e l’esercito di terra per colpire l’intera lunghezza della Hố Chì Minh Trail strada di grande importanza logistica, utilizzata dal Fronte Nazionale di Liberazione per muoversi dal nord verso sud e viceversa.

Street food Vietnam
Street Food, Vietnam

Il ruolo delle donne sulla Hố Chì Minh Trail

Ad Hố Chì Minh, il governo ha dedicato un intero museo alla figura della donna nella società vietnamita riconoscendo il ruolo determinante che essa ha sempre avuto nella storia del Vietnam. Anche oggi non è difficile incontrare donne al lavoro nei cantieri, impiegate come manovali nella costruzione di strade o di edifici al fianco di muratori e carpentieri; per non parlare delle migliaia di donne che ogni giorno confluiscono in città dalle campagne limitrofe, alle prime luci dell’alba, nell’intento di vendere frutta e ortaggi sulle strade o nei mercati di quartiere. E ancora, le innumerevoli donne, di ogni età, che danno vita allo straordinario e variegato street food vietnamita. La donna dunque al centro di una società altamente produttiva, una donna capace di sacrificarsi per la nazione, di essere presente nei momenti di crescita dei propri figli ma anche fuori dalla propria famiglia, in aiuto all’esercito in lotta per l’unione della propria nazione. E sono state proprio le donne a rendere possibile la resistenza durante la guerra del Vietnam, il loro ruolo principale è stato quello di autiste di camion utilizzati per il trasporto di viveri, medicinali, soldati e munizioni (un po’ come accadeva per le Staffette italiane durante la nostra resistenza). La Ho Chi Minh Trail era una strada pericolosa perchè rappresentava uno dei principali obiettivi americani volti ad interrompere le comunicazioni tra il nord e il sud del Paese. Migliaia di soldati e di donne arruolate nel FNL persero la vita sotto i bombardamenti dei B52. Nel libro Nù Chiên Sì Lái Xe Truòng Só edito da The Gioi Publishers disponibile all’interno del museo sono raccontate le storie di alcune delle sopravvissute.

Monumento ai caduti di Tay Nguyen, Vietnam
Monumento ai caduti della battaglia di Tay Nguyen

Una tra tutte è Bùi Thj Vân, di lei si possono trovare alcune notizie anche su diversi siti vietnamiti. I suoi racconti narrano di percorsi lunghi oltre 300 chilometri da sud a nord alla guida di camion che soleva guidare a luci spente servendosi di torce per illuminare il minimo indispensabile così da non essere scovata dal nemico

Guidavo nel buio della foresta e dovevo stare sempre molto attenta alle bombe e alle granate che improvvisamente mi tagliavano la strada.

Il Vietnam resta oggi uno dei Paesi più ospitali al mondo, le persone infatti si contraddistinguono per uno spiccato senso di solidarietà che ha sempre permesso di contrastare il continuo susseguirsi di popoli invasori. Prima degli Stati Uniti infatti il Paese ha subito la dominazione francese (periodo che ha segnato un cambio della scrittura, l’alfabeto è passato dagli ideogrammi cinesi alle lettere latine, per favorire gli scambi commerciali)  e prima ancora cinese.

Se dovesse capitarvi di visitare il Vietnam non perdete l’occasione di attraversare il Paese percorrendo la Hố Chì Minh Trail. Capirete la conformazione del territorio, il popolo che lo abita e senz’altro vi domanderete come potevano, gli americani, pensare di riuscire a vincere una guerra in questi luoghi.

La Hố Chì Minh Trail è una storia di donne coraggiose con un grande desiderio: riappropriarsi della propria libertà rubata, una sensazione di cui vi sentirete pervasi quando avrete la fortuna di percorrerla.

Donne al lavoro Vietnam Phu Quoc
Donne al lavoro in un cantiere

 

 

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