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Edicola Fiore e la nuova formula del successo

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edicola fiore

Fiorello si sa, è una specie di genio.

Nell’arco degli ultimi quindici anni tutti noi abbiamo imparato ad apprezzare il suo enorme talento e la sua eccezionale versatilità che l’hanno reso il più grande show man della televisione italiana, davvero difficile non divertirsi davanti ad una qualunque delle sue performances. Davvero improbabile non apprezzarlo.

Da qualche anno però, curiosamente, lo troviamo rinchiuso in una nicchia, cosa che preferisce di gran lunga rispetto al mostrarsi al grande pubblico generalista che nel frattempo invoca a gran voce il suo ritorno.

Perché Fiorello ha fatto questa scelta? In molti hanno parlato di una paura di confrontarsi di nuovo con le scene, come se il fatto di aver già in qualche modo raggiunto la vetta fosse una garanzia d’insuccesso, quindi una sorta di insicurezza, di ansia da prestazione. Niente di tutto questo.

Fiorello non è solo il migliore show man italiano, è anche un precursore, un professionista che conosce la comunicazione e che ha capito, molto prima di altri, che il linguaggio televisivo è da tempo ormai al centro di una rivoluzione totale, dalla quale non si tornerà mai indietro, che coinvolge i contenuti, i mezzi, i tempi e il modo di fruire il prodotto video.

I social network, così centrali ormai nelle nostre esistenze, vivono e crescono a prescindere dalla televisione, ma la televisione ormai non può più prescindere dai social.

Edicola Fiore: non più telecamere ma semplici telefonini

Capire in quale direzione stia andando il linguaggio non è facile né scontato, ma Fiorello l’ha capito e così non ci sono più studi televisivi, ma un’edicola lungo la strada accessibile a tutti, non ci sono più telecamere e luci ma semplici telefonini, la diretta esiste ancora ma non è più così importante perché se l’orario è scomodo ci sono le repliche nell’arco della giornata e comunque è tutto fruibile attraverso i social nel momento in cui lo si desideri. Inoltre il conduttore è il re del buonumore, del sorriso, della battuta brillante e del garbo: se va a trovare la Sindaca Raggi è per augurarle buon lavoro e mai per aggredirla, lo stesso dicasi per qualunque ospite, amico o collega che passi per casa sua, amici e colleghi che danno sempre l’impressione di fare -giustamente- a gara per esserci. Semplicemente perché è bello esserci.

E così piano piano la piccola nicchia resta una nicchia, ma conosciuta ed apprezzata da tutti, che tutti cercano e trovano, che tutti amano sempre di più anche perché al suo interno avvengono #solocosebelle, come recita un gettonatissimo ed amatissimo hashtag, grazie al padrone di casa al quale va riconosciuto il merito di mantenere sempre alto il livello della qualità del suo lavoro.

Foto: tvblog.it

1 commento

  1. Acuta ma chiara e lineare analisi del fenomeno Fiorello. Dovrebbero scrivere così tutti coloro che desiderano esporre le loro opinioni, qualunque sia l’argomento, e farle comprendere. Chiarezza e semplicità di linguaggio sono la ricetta per un testo da leggere con gusto.

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