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Conosciamo il pino domestico per il verde pubblico

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pineta e pino domestico

Martedi 28 gennaio 2020, alle ore 16.00, nella Sala Serviana del CUFA si terrà l’incontro “Il Pino Domestico”, presentazione dell’omonimo libro scritto dalla prof.ssa di Botanica Ambientale Giulia Caneva (Edizioni La Terza). Oltre all’autrice sarà presente il prof. Carlo Blasi, componente del “Comitato per il verde pubblico”, istituito presso il Ministero dell’Ambiente.

Cosa lega il pino domestico al verde pubblico? Per rintracciare la genesi comune bisogna risalire a Roma imperiale antica, ed al suo “boschetto di pini, sacro alla dea Cibele”. 

Infatti, Roma antica era ricca di pini perché ritenuti specie adatta alle caratteristiche dei terreni e, forse, per l’interpretazione simbolica del suo significato, che rimanda da sempre alla resistenza ed alla pienezza della vita. Durante il ventennio, adottandolo quale simbolo di romanità, se ne diffuse l’uso come messaggio visivo di classicità che unisse l’impero di Roma antica a quello della Roma moderna. Notissima è la composizione “I Pini di Roma” di Ottorino Respighi, che ne trasse ispirazione per un suo poema sinfonico.

Ai giorni nostri, invece, se ne discute per questioni legate alla pericolosità dei pini di Roma.

Tuttavia, oltre al mito c’è la storia, e quella odierna racconta le altissime soglie di attenzione per la cura ambientale. L’incontro di oggi è anche l’occasione per fare il punto su una situazione monitorata da molti: istituzioni pubbliche, associazioni e cittadini. Lo scorso anno, in collaborazione con il CUFA,  l’associazione  ITALIA NOSTRA Roma ha organizzato un convegno per presentare il  “Manifesto del verde”, teso a tutelare, valorizzare e sviluppare il verde pubblico della Capitale. Dopo la presentazione, a cura del Professor Blasi, del libro il “Pino Domestico” scritto dalla Professoressa Caneva, si aprirà un dibattito sugli Stati Generali del Verde a Roma, argomento di grande attualità e interesse pubblico.

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