Coltivare il tarassaco è abbastanza inusuale, eppure questa piccola pianta, nota per la sua ostinata presenza sia in campagna che in città, è una vera e propria pianta officinale commestibile dalle radici ai fiori e si coltiva in vaso senza troppe difficoltà. Ricchissimo di Vitamina C, tarassicina e inulina (due componenti che gli conferiscono proprietà depurative, diuretiche e digestive), si può raccogliere un po’ ovunque (a patto che non sia troppo esposta ad agenti inquinanti) e si può coltivare in casa senza bisogno di troppo impegno. È una pianta perenne, che scompare durante gli inverni troppo rigidi, ma genera nuove foglie in primavera.
Come coltivare il tarassaco in casa
Il tarassaco si semina in primavera, distanziando i semi nel terriccio di 25-30 cm e interrandoli ad una profondità di mezzo centimetro circa.
- Per disporre dei semi basta raccogliere i soffioni non appena si aprono. È possibile acquistarne nei negozi specializzati o via web.
- I semi raccolti devono essere lasciati essiccare per qualche giorno in un sacchetto aperto prima di essere interrati.
Si coltiva facilmente in vasi larghi con molta terra.
- Desidera un’esposizione soleggiata o al massimo a mezz’ombra e deve essere irrigato regolarmente, anche se tollera bene anche un terriccio arido.
- Il terreno deve essere sempre ben drenato.
- La primavera è il momento ideale per mettere i semi a dimora.
- E’ possibile seminare anche in autunno per poter raccogliere ed utilizzare le foglie, ma la fioritura avverrà sempre in primavera.
Raccogliere il tarassaco, come e quando
Come abbiamo già detto, la pianta è commestibile dalle radici ai fiori.
- Le sue foglie si utilizzano fresche nelle insalate come in altri piatti.
- Il periodo migliore peri raccogliere le foglie è la primavera, prima che la pianta fiorisca, come anche in autunno a fioritura terminata.
- In autunno e se il clima lo consente, la raccolta è generalmente più limitata e se le foglie non abbastanza tenere, si possono comunque cuocere saltate in padella, lessate o in altre ricette.
- I fiori si raccolgono appena aperti, i boccioli invece ben chiusi (e si conservano sott’aceto).
- Le radici raggiungono il massimo delle loro proprietà durante il mese di Novembre e si consumano crude come si fa con il ravanello, oppure si lasciano essiccare e si usano negli infusi.
Che decidiate di coltivare il tarassaco in vaso o coglierlo dopo una passeggiata, vi segnaliamo una ricetta semplice e gustosa con questo ingrediente: Le polpette di tarassaco e patate.