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Alla scoperta della Slovenia: viaggio tra natura e cultura

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Quando ci accingiamo a scegliere il luogo ove trascorrere le vacanze estive, pensiamo sempre a un qualcosa che rimanda a lunghi viaggi e a paesi esotici. Ma, spesso, non ci rendiamo sufficientemente conto che, appena al di là dei confini nazionali, si aprono meravigliosi territori tutti da visitare e da apprezzare. È il caso della vicina Slovenia, stesa tra i contorni delle Alpi Giulie e protesa verso il Mar Adriatico. Questa ex repubblica jugoslava si estende per circa 20 mila chilometri quadrati, metà dei quali coperti da boschi, foreste e pascoli verdissimi. Diventata indipendente nel 1991 con la separazione dagli altri stati slavi (Croazia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Macedonia e Serbia, la Slovenia è la più occidentale tra le repubbliche ex jugoslave, un luogo ove si fondono armoniosamente differenti culture e diverse epoche storiche.

La bella “innamorata” Lubiana

Tappa obbligata per arrivare in Slovenia, specie per chi viaggia in treno, non può che essere la nostra Trieste. Il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia è il punto di partenza ideale per approdare al di là del confine che si può varcare senza problemi visto che la Slovenia è un paese aderente all’Unione Europea. E la prima destinazione del nostro viaggio non può che essere la capitale slovena, la bella “innamorata” Lubiana, facilmente raggiungibile grazie ai giornalieri servizi di bus che la collegano a Trieste.

Lubiana (Ljubljana, in lingua slovena) conta circa 280.000 abitanti e per gli sloveni non è solo la capitale del loro Stato ma rappresenta anche il cuore pulsante della vita politica, economica, sociale e culturale della Slovenia. Già nel momento in cui si pone piede in Lubiana, non si può non notare che questa città rappresenta un incrocio fecondo di tre culture: slava, germanica e latina.

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Il ponte del Drago

Da questo punto di vista, la vera e propria sintesi culturale di Lubiana è ben esemplificata dal suo centro storico, specie quando, durante gli anni ’70, nuovi fermenti intellettuali rianimarono il cuore dell’antica città composto dalle vecchie case di epoca asburgica. Sotto questo profilo, non c’è dubbio che uno dei punti di passaggio più suggestivi di tutta Lubiana è il Ponte del Drago, un ponte dove sono collocati, ai quattro lati della struttura, quattro draghi verdi particolarmente imponenti. Nell’avvicinarsi al most, non si può non provare un crescente senso di meraviglia nell’osservare queste meravigliose statue verdi a cui è collegata una curiosa leggenda: si narra infatti che i draghi scodinzolino al passaggio di una ragazza vergine.

Ma se continuiamo a passeggiare per il lungofiume, approdo obbligato è Piazza Preseren. È la piazza principale di Lubiana e rappresenta l’emblema storico, sociale e culturale della capitale slovena. Non è solo un importante punto di interesse turistico ma anche il luogo di importanti attività economiche e commerciali di tutta la Slovenia. Spicca, in particolare, la chiesa francescana con l’effige di San Francesco mentre, quasi al centro della piazza, risalta la statua di France Preseren, poeta del romanticismo sloveno del primo ‘800, che guarda verso la finestra della sua Julia Primic (raffigurata da una composizione in terracotta posta in Wolfova Ulica 4).

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Piazza Preseren

Durante tutto il giorno e gran parte della notte, Piazza Preseren vede sempre un gran flusso di persone e la presenza di rivenditori di tipici formaggi sloveni e di gustose pannocchie nonché di piccoli complessi musicali rende piacevole l’atmosfera della piazza. Basta poi alzare un momento lo sguardo per godere della suggestiva visione del Castello di Lubiana al quale non si può negare una visita.

Esso domina Lubiana dall’alto e permette una vista panoramica su gran parte della città. Facilmente raggiungibile grazie a un caratteristico trenino turistico (oppure anche con la funicolare), il Castello mantiene tutto il suo fascino grazie alle imponenti mura, alla solenne cappella interna e all’affascinante torre. Pagando il biglietto d’ingresso, poi, si può anche entrare nella sala multimediale dove viene illustrata la storia del Castello e la nascita della Slovenia. Se poi ci si vuole concedere una pausa durante la visita, ci si può tranquillamente fermare ai bar e ristoranti interni per un caffè o un rapido pasto.

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Il castello di Lubiana

Da un punto di vista puramente architettonico, Lubiana vede una fusione armoniosa tra lo stile barocco e il liberty, sintetizzando così la tradizione della cultura slovena con l’apertura al mondo esterno. Su tutta Lubiana regna un’atmosfera allegra e composta allo stesso tempo, come se, anche caratterialmente, questa città fosse riuscita nell’impresa di unire l’ordine e la diligenza tipicamente germanica con la gentilezza e il calore proprio dei latini. Sotto questo profilo, il mercato di Lubiana è la felice sintesi di etnie e culture differenti: qui gli abitanti della capitale della Slovenia provano il piacere di vivere pacificamente la propria città. Soprattutto la domenica mattina, è consigliata una bella passeggiata per le vie di Lubiana; si può provare a respirare e a rintracciare, negli oggetti esposti sulle bancarelle, la tipica atmosfera del passato asburgico della città: vecchie cartoline tratteggianti l’antica Lubiana, i ritratti di personaggi più o meno famosi che qui hanno vissuto, i lumi a petrolio, prodotti in ceramica, vetro soffiato e ferro battuto. Non si può negare che lo stato d’animo imperante in quei momenti sia costituito da una dolce e tenera nostalgia…

Il nord della Slovenia

Ma è arrivato il momento di lasciare la capitale slovena e, nel prendere il treno Lubiana-Jesenice per andare verso il nord della Slovenia, il pensiero preminente è di aver già visto il meglio di questa piccola ex repubblica jugoslava.

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Il lago di Bled

Niente di più sbagliato perché, nel momento in cui si cambia treno a Jesenice per andare leggermente verso sud e ci si addentra nell’interno dell’Alta Carniola, si apre innanzi ai nostri occhi, come in un’immagine fiabesca, il fantastico lago di Bled. In una parola, l’incanto materializzato in terra. È questa l’impressione che lascia questo limpido specchio d’acqua di origine glaciale che si trova nel nord-ovest della Slovenia versante delle Alpi Giulie. Etimologicamente parlando, la parola “Bled” non viene dall’equivalente termine arabo “villaggio”, ha un’origine indoeuropea che significa “chiarore” e con tutta probabilità si riferisce alle limpide schiarite del lago quando le montagne circostanti rimangono avvolte dalle nubi. E si comprende con enorme facilità la naturale vocazione turistica di questa parte della Slovenia visto che, ogni anno, migliaia di visitatori vengono qui da tutte le parti del mondo.

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La tradizionale pletna

Sono numerose le attrattive che il lago di Bled offre: dalla visita al locale Castello (raggiungibile comodamente in pullman), al giro panoramico dell’intero lago (con l’apposito trenino o in auto); dall’escursione in barca a remi oppure in pletna (ossia la locale gondola) verso l’isoletta al centro del lago per visitarne la chiesetta ai rilassanti bar intorno allo specchio d’acqua.

Il lago di Bled

A proposito dell’isola in mezzo al lago, anche qui c’è una leggenda suggestiva che narra che gli antichi popoli Slavi venerassero in questo lembo di terra la divinità di Ziva, simboleggiante l’amore e la fertilità. Non è un caso, infatti, che questa sia la meta ideale per compiere delle romantiche gite in barca. E che fosse un posto speciale, lo sapeva anche il maresciallo Tito che, proprio a Bled, aveva la sua residenza estiva. È particolarmente consigliato passeggiare lungo la Promenada Veslaska se si vuol godere l’intero panorama del lago, specie quando i raggi del sole battono sull’acqua dando luogo a un pittoresco effetto visivo, allietato ancor di più dalla presenza di maestosi cigni bianchi e di graziosi paperotti.

Durante i mesi invernali, il lago si trasforma in un’enorme pista di pattinaggio continuando così a mantenere inalterato, per tutto l’anno, il suo inconfondibile fascino. È anche da rilevare che la cittadina di Bled si trova vicinissima al Parco Nazionale di Triglav, l’unico parco riconosciuto di tutta la Slovenia.

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La Kremna Rezina

Sotto il profilo culinario, degne di nota sono le carni rosse e bianche dell’alta Carniola, il prosciutto del Carso e le insalate di cavoli e mele. Infine, non si può lasciare Bled senza aver gustato il tipico millefoglie locale, la Kremna Rezina, un ripieno di crema e panna montata molto delizioso. A proposito dell’atmosfera che regna a Bled, ne approfitto per una notazione di carattere personale. Il pomeriggio prima della partenza sono stato assalito da un’inspiegabile tristezza, una malinconia particolare mentre sedevo su una delle panchine vicina alle acque del lago in compagnia della mia fidanzata. La dolcissima musica che i vari complessini lì presenti suonavano non facevano che acuire questa sensazione dolceamara. Poi ho capito il perché della mia improvvisa malinconia. È stato come un breve, ma intenso, tuffo nella storia; la musica evocava perfettamente quella che doveva essere la colonna sonora della vita quotidiana a Bled durante gli ultimi tempi dell’Impero Austro-Ungarico, quasi a riecheggiare l’antica grandezza della potenza dalle mille nazionalità. Sembrava di poter “rivivere”, anche solo per pochi minuti, quei lontani tempi andati, anche per chi, come me, è nato decenni dopo la dissoluzione dell’Impero degli Asburgo.

La suggestiva Gola di Vintgar

Non lontana dal lago di Bled, si trova un’altra bellezza della natura incontaminata di questi posti: la suggestiva Gola di Vintgar collocata all’interno del Parco Nazionale di Triglav.

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La Gola di Vintgar

Scoperta nel 1891 da Jakob Žumer e aperta al pubblico due anni dopo, è particolarmente visitata dai turisti sia per la bellezza della natura selvaggia e sia per la spettacolarità del torrente Radovna che scorre tra le rocce dei monti Hom e Boršt. Lungo il tracciato del corso d’acqua, è stata allestita una robusta passerella in legno che consente una stupenda passeggiata di circa un chilometro e mezzo, un percorso naturale che si può percorrere, tra andata e ritorno, in un’ora e mezza circa. Al termine della Gola, si arriva all’imponente cascata Šum alta circa sedici metri. È davvero un’esperienza sensazionale osservare la forza selvaggia delle acque…

Le grotte di Postumia, e non solo

Nel corso del nostro viaggio, abbiamo tralasciato di visitare alcune località famose e altre bellezze naturali della Slovenia: Kranjska Gora, Maribor ma soprattutto le meravigliose Grotte di Postumia, un suggestivo intreccio di cunicoli e gallerie di circa venti chilometri lungo i quali si snoda, viaggiando su un apposito trenino, una delle più impressionanti e ricche concentrazioni di stalagmiti e stalattiti di varie forme e colori a una temperatura di circa 8-10 gradi. E in conclusione, per tornare alle parole con le quali abbiamo iniziato il nostro breve viaggio nel cuore della Slovenia, non serve immaginare posti lontani per le proprie vacanze; per godere di un periodo di relax, cultura e buona cucina si può anche fare capolino appena fuori il nostro Paese, nella “green” Slovenia.

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