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Wolfalps, il progetto italiano premiato alla EU Green Week

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Wolfalps

Sapevate che ogni anno, a Bruxelles, si tiene la EU Green Week, ossia una settimana totalmente dedicata a conferenze, organizzazione e coordinamento di progetti concreti finanziati dall’Unione Europea e volti alla tutela dell’ambiente? L’obiettivo è stimolare pratiche virtuose, sostenibili ed eco-compatibili, recependo nuove idee da mettere in pratica. Quest’anno, tra i premiati, c’è anche il progetto italiano WolfAlps, cofinanziato dall’Unione Europea, iniziato nel 2013 e concluso con successo nel 2018.

13-17 maggio 2019: un resoconto della EU Green Week

Al Bluepoint Conference Centre di Bruxelles si pensa in grande e si pensa in verde. La settimana tra il 13 e il 17 maggio è stata integralmente votata a conferenze e incontri volti ad analizzare lo stato della legislazione ambientale nei vari paesi europei. Funziona? Viene realmente applicata? E, quando ci sono delle criticità, quali sono? In cosa si può migliorare? Perché resistere da soli ai danni dell’inquinamento e alle gravi sfide poste dal cambiamento climatico è un’illusione pia e ipocrita. Per questo è stata anche illustrata la possibilità di aiuti in Peer to Peer, ossia da pari a pari, in modo che ciascun Paese possa offrire le proprie competenze ed esperienze agli altri e, a sua volta, goderne. La EU Green Week, inoltre, ha premiato i partecipanti al programma Life.

Il programma Life e la premiazione di WolfAlps

È dal 1992 che l’Unione Europea finanzia, tramite il programma Life, aziende private, organizzazioni non governative ed enti pubblici che realizzano progetti di lungo periodo attinenti all’ecologia, alla sostenibilità e al contrasto degli effetti negativi generati dal cambiamento climatico. Il metodo di adesione al programma Life è più flessibile rispetto a quello necessario per altri programmi europei, proprio al fine di allargare il numero dei potenziali beneficiari del finanziamento.Ed è così che, tra il 1 settembre 2013 e il 31 maggio 2018, l’Italia si è applicata con successo per individuare e realizzare strategie funzionali ad assicurare una  convivenza stabile tra il lupo e le attività economiche tradizionali lungo l’arco alpino. Il progetto –  battezzato Wolfalps – è costato € 6.100.454 di cui € 4.174.309 finanziati dall’Unione europea ed è stato gestito da dieci partner italiani, due sloveni e vari sostenitori internazionali, tutti impegnati a ricreare un’armonia nuova là dove il progresso l’ha inevitabilmente alterata. L’obiettivo si è perseguito tramite monitoraggio dei branchi, prevenzione degli attacchi agli animali domestici, ma anche contrasto al bracconaggio, attenzione ai casi di ibridazione tra lupo e cane e diffusione della conoscenza di una specie, ancora oggi vittima di miti e pregiudizi. Qualcuno ha ancora paura del lupo cattivo, mentre chi è da temere siamo noi stessi. È per la capacità di trovare un equilibrio tra impatto antropico e fauna selvaggia che il progetto Wolfalps, finanziato da Life, è stato premiato. È il caso di dire: “viva il lupo”.

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