Si è conclusa a Roma la sedicesima edizione di Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE). Il risultato è da record: oltre centomila presenze e il tutto esaurito nella maggior parte degli incontri.
Più libri più liberi è l’evento editoriale più importante della Capitale dedicato esclusivamente all’editoria indipendente dove gli editori provenienti da tutta l’Italia, presentano al pubblico le novità e i cataloghi.
In questa edizione si è registrata un’affluenza senza precedenti alla quale è corrisposto un volume di vendite ed acquisti notevolissimo con un +100%, a riprova della vivacità del settore della piccola e media editoria in Italia.
Più libri più liberi. Risultati record nella Nuvola di Fuksas
La grande novità della fiera è stato il cambio della storica sede del Palazzo dei Congressi. La fiera si è così trasferita al Roma Convention Center –La Nuvola– il centro congressuale progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas. La location ha offerto al pubblico ben 3.500 metri quadrati di spazi espositivi e 5.000 dedicati a spazi collettivi ed eventi.
Il progetto Più libri più liberi nasce nel dicembre del 2002 da un’idea del Gruppo Piccoli Editori dell’Associazione Italiana Editori. L’obiettivo è offrire al maggior numero possibile di piccole case editrici uno spazio per dare rilievo a ogni singola produzione, garantendo così una vetrina d’eccezione al centro di Roma durante il periodo natalizio.
Un vasto programma con ospiti nazionali ed internazionali
Un programma ricco di appuntamenti, capace di coinvolgere le voci più interessanti del panorama italiano e internazionale. Anche quest’anno Più libri più liberi ha confermato il suo interesse per i temi salienti del nostro tempo: legalità, diritti umani, integrazione, coesione sociale, attualità, politica e informazione.
Tra le novità della manifestazione romana una sezione interamente dedicata alla Fotografia che ha risposto al desiderio di coniugare l’arte fotografica con l’arte libraria.
Rinnovato, inoltre, il progetto Più libri più grandi che ha permesso agli studenti di incontrare scrittori, illustratori ed editori all’interno di laboratori interattivi e creativi nei mesi precedenti alla fiera. Si è consolidata, poi, una delle sezioni più longeve della Fiera, la sezione ragazzi. In collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma ha raddoppiato gli spazi con un percorso tra le migliori novità dei libri illustrati e della narrativa. Per i piccoli anche il progetto di lettura condivisa Nati per leggere.
Grande interesse per il filone Graphic Novel, il romanzo a fumetti, un settore sempre più in espansione nel mercato italiano e uno dei fenomeni editoriali e culturali più importanti degli ultimi anni.
Segnali di crescita per il settore del libro
Cresce il numero dei piccoli e medi editori nazionali (+6%) e crescono i titoli novità (+1,5%). Cresce la quota di mercato dei piccoli e medi editori nelle librerie online e grande distribuzione (è al 34,6%, +7,6% rispetto al 2015). Tutti indicatori che confermano una ristrutturazione e una crescita della piccola e media editoria. Ovviamente senza perdere di vista la persistenza di problematiche distributive e promozionali.
A crescere sono anche i numeri della Fiera: la sedicesima edizione ha ospitato circa cinquecento editori (cento in più rispetto allo scorso anno). Cinque giorni e più di cinquecentocinquanta appuntamenti in cui incontrare gli autori, assistere a convegni e a performance musicali (duecento in più rispetto alla scorsa edizione).
A vincere è l’editoria per ragazzi
Una copia venduta su quattro nel 2017 appartiene al genere bambini e ragazzi (23,9%, in crescita). La tendenza più interessante in questo settore è quella di raccontare i temi del bene, del male, della paura, della gioia, della politica con un linguaggio che mantiene l’armonia tra disegno e parola. Una novità riguarda i cosiddetti silent books, libri senza parole.
Dati incoraggianti
La popolazione femminile ha maggiore confidenza con i libri. È una delle tante conferme dell’ultimo Rapporto Istat relativo alla produzione e alla lettura di libri in Italia.
Qualche dato: nel 2015 si stima che il 42% delle persone di sei anni abbia letto almeno un libro nei dodici mesi precedenti l’intervista per motivi non strettamente scolastici o professionali. Il dato appare stabile rispetto al 2014, dopo la diminuzione iniziata nel 2011. Il 9,1% delle famiglie non ha alcun libro in casa, il 64,4% ne ha al massimo cento.
La popolazione femminile dedica più tempo alla lettura. Si stima che il 48,6% delle donne siano lettrici, contro il 35% degli uomini. La quota di lettori risulta superiore al 50% della popolazione solo tra gli undici e i diciassette anni mentre nelle età successive tende a diminuire.
La scuola non basta e l’ambiente familiare è un fattore determinante. Si stima che legga libri il 66,8% dei ragazzi tra i sei e i quattordici anni con entrambi i genitori lettori e solo il 30,9% di quelli con genitori che non leggono.
La lettura continua a essere molto meno diffusa nel Mezzogiorno. Nel Sud meno di una persona su tre (28,8%) ha letto almeno un libro. Nelle Isole i lettori sono il 33,1%, in aumento rispetto al 31,1% dell’anno precedente. Si legge di più nei comuni centro di aree metropolitane dove la stima della quota di lettori è al 51%.
I “lettori forti”, ossia coloro che leggono in media almeno un libro al mese, sono il 13,7% (14,3% nel 2014). Quasi un lettore su due (45,5%) si conferma invece “lettore debole” avendo letto non più di tre libri in un anno. Sono stimate in 4,5 milioni le persone che hanno letto o scaricato libri online o e-book negli ultimi tre mesi del 2015.
L’indagine evidenzia, quindi, una ricomparsa del segno positivo: +1,7% rispetto al 2014, con il risultato che si sono recuperati circa 412 mila lettori.
Segnali incoraggianti, dunque, a Più libri più liberi. Si intravede un cambio di direzione nel settore delle case editrici indipendenti. Una crescita che si sta mostrando in grado di invertire la tendenza.