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New York City dichiara lo stato di emergenza climatica

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skyline New York

New York City è la prima grande città degli Stati Uniti (con oltre 8 milioni di abitanti) a dichiarare lo stato di emergenza climatica. Più di 670 città in 15 Paesi hanno compiuto questo passo importante a favore dell’impegno politico nella salvaguardia dell’ambiente. Solamente 18 di queste città sono negli Stati Uniti. Certamente l’attuale presidente Donald Trump e il suo più recente negazionismo nei confronti della crisi climatica non aiutano la sensibilizzazione sul tema ambientale, tuttavia New York City è la città più popolosa di tutti gli Stati Uniti d’America, pertanto il suo impegno e la dichiarazione d’emergenza climatica può essere un grande esempio per molti altri governi locali, negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

New York City un esempio per molti

 “Gli Stati Uniti d’America hanno inciso sensibilmente sulla crisi climatica, e hanno ripetutamente ostruito i tentativi di passaggio a una economia green, il che fa ricadere sugli USA gravi responsabilità sulla ripida caduta verso questa minaccia esistenziale”, scrivono i legislatori.

Nel gennaio di quest’anno, in un report del New England Journal of Medicine si legge chiaramente che i decessi a causa dei cambiamenti climatici saranno ben superiori ai 250.000 all’anno previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità appena cinque anni fa. Dati di questo tipo non possono che incentivare un cambio radicale non solo nell’agenda politica di tutti i partiti di qualsiasi schieramento, ma anche nello stile di vita di ciascuno di noi. Le piccole azioni quotidiane di tutti possono giovare all’ambiente e quindi alla nostra salute. Cambiare le nostre abitudini inciderà sull’economia locale, che si adatterà inevitabilmente alle richieste della clientela, il che, su larga scala, arriverà presto a ripercuotersi sul mondo della politica internazionale. Cambiare le nostre abitudini potrebbe rappresentare la rivoluzione più pacifica della storia. Se la politica non ascolta, cambiamo noi per cambiare la politica.

Dipende soprattutto da ciascuno di noi. I numeri parlano chiaro: ci sono rimasti 11 anni per evitare il peggio: diamoci da fare.

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