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Lipu festeggia i 40 anni della “direttiva uccelli” per la tutela dell’avifauna selvatica

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aquila uccelli selvatici

Domenica 5 maggio, la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) festeggia il quarantesimo anniversario della cosiddetta direttiva uccelli – tecnicamente, la n. 79/409/CEE – che fu approvata nel 1979 dall’allora commissione europea, per promuovere la tutela degli uccelli selvatici nel continente, creando quindi delle zone a protezione speciale. Per l’occasione, Lipu organizza eventi di birdwatching, mostre, divulgazione e, per i più piccoli, giochi e laboratori.

La “direttiva uccelli”: 40 anni di lotta quotidiana per l’avifauna

La Lipu celebra il suo impegno a favore di questi preziosi compagni di vita con una giornata, quella del 5 maggio, che il direttore generale Danilo Selvaggi definisce “di natura e felicità” durante la quale è anche programmata la liberazione di uccelli selvatici, restituiti all’habitat dopo le cure ricevute nei centri recupero. Un giorno di festa nella quotidiana lotta per la tutela della biodiversità: proprio il 2 maggio, ad esempio, è iniziata anche nel catazarese la reintroduzione della coturnice. La parabola della coturnice somiglia a quella di tante altre specie di uccelli selvatici: oggetto di attenzione in tutta Italia, questo volatile un tempo abitava l’intero continente e oggi si incontra solo nel nostro paese e nei Balcani. La coturnice è biologicamente preziosa, perché si è individuata geneticamente circa 10.000 anni fa e ora è considerata specie vulnerabile in tutto il continente a causa dell’accresciuto impatto antropico. L’inserimento nella “direttiva uccelli” tra le specie da tutelare, chiaramente, non è bastato.

La condizione degli uccelli selvatici a 40 anni dalla “direttiva uccelli”

Gli uccelli selvatici sono creature importantissime per il benessere del pianeta e delle specie che lo abitano, inclusa la nostra. Sono immediati indicatori del peggioramento di un ambiente, perché in grado di spostarsi quando questo diventa inadatto, e sono voraci consumatori di insetti parassiti potenzialmente dannosi a boschi e coltivazioni. Nonostante la maggior consapevolezza sociale, le misure di tutela attiva (come la creazione delle zone di protezione speciali) e i divieti (cattura, distruzione nidi, detenzione di uova ecc) in Europa gli uccelli selvatici a rischio di estinzione sono passati dalle 40 specie del decennio 1990-2000 alle 68 nel decennio 2000-2010. Ancora oggi, intendiamo il valore della biodiversità come legato alla capacità di generare un utile per l’uomo, anche in termini di benessere. Invece la biodiversità è un tesoro in sé, per il pianeta intero e, oseremmo dire, per l’universo. Festeggiare con la Lipu i 40 anni della “direttiva uccelli” è uno dei tanti modi per ricordarlo, rientrando in contatto con la natura.

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