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La fioritura nel mondo vegetale

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fiori, fioritura

Molte delle distinzioni che oggi servono per classificare le specie si basano sull’osservazione dei fiori, sulla misura delle loro parti; cercherò di non entrare in aspetti troppo tecnici, ma occorre un minimo di alfabetizzazione. Come al solito una premessa per inquadrare il problema: la fioritura è la metodologia che la pianta usa per riprodursi in modo sessuato e, anche se detto in questo modo non è carino, regalare un fiore di fatto equivale a regalare gli organi sessuali di una pianta.

La riproduzione sessuata nel mondo vegetale

Nel mondo vegetale la riproduzione sessuata non è la più economica, e quindi la pianta la mette in atto quando non ha altri modi per riprodursi e far sopravvivere la specie. A differenza del mondo animale in cui gli individui si accoppiano quando sono tranquilli e in armonia con l’ambiente in cui vivono, nel mondo vegetale la fioritura è stimolata da una situazione di disagio per l’esemplare: uno stress, che potrebbe essere idrico o termico. I coltivatori di orchidee sanno che lo starter per stimolare la fioritura nelle loro piante è di tipo termico: occorre una notte di freddo (in estate) per dare il via alla produzione di spighe floreali nei Cymbidium. Ho verificato che un inverno particolarmente siccitoso stimola fioriture eccezionali nelle piante grasse.

La fioritura anomala

Attenti alle fioriture anomale (eccezionali nella quantità di fiori), spesso è il “canto del cigno” del nostro esemplare, consiglio di controllare bene la pianta e, a fioritura finita, svasatela per controllare anche le radici. Solitamente durante la fioritura gli esemplari non vanno spostati e vanno sospese tutte le attività colturali (annaffiature a parte); tra le piante grasse alcune specie (molti Notocactus) fanno nascere i fiori sulla superficie esposta al sole, altre (le Rebutiae) fioriscono dal lato opposto a quello dell’esposizione al sole, questo per far capire quanto la posizione della pianta condizioni la fioritura: se dovremo spostare i nostri vasi sarà bene rimetterli nella stessa posizione. Nella descrizione delle specie riporterò le indicazioni delle fioriture in natura e sul mio terrazzo, nelle vostre serre o sui vostri terrazzi i periodi potrebbero essere diversi. Il periodo di fioritura non è quasi mai uno degli elementi oggettivi da usare per classificare le vostre piante (a meno che non coltiviate Lomathophyllum).

Nelle Aloe i fiori escono da una spiga floreale, a volte unica, altre volte divisa, su cui si sviluppano delle pannocchie (“racemi”) di fiori, più o meno radi, a forma di ombrello (“capitate”) o a forma di cono (“acuminate”). La spiga floreale parte dalle “ascelle” tra le foglie, a volte direttamente dalla rosetta centrale. Spesso sullo stesso esemplare ci sono diverse spighe (fioritura multipla), nel caso di specie con una sola spiga si parla di fioritura semplice.

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Dopo aver chiuso alcune delle mie vite precedenti, quella sindacale (da Presidente FIARC Confesercenti a Roma), quella politica (membro effettivo Commissione Centrale Ruoli presso il Ministero del Lavoro), quella da redattore e autore nel mondo della carta stampata (Acquari & Natura, L’acquario ideale, Le mie prime venti Aloe, Piante Grasse), quella da tecnologo nell’elettronica industriale, quella da segretario nazionale dell’Associazione Italiana Amatori delle piante Succulente (AIAS), quella da libraio (Einaudi) a San Lorenzo a Roma, quella di formatore e consulente (master PNL), finalmente da alcuni anni posso dedicarmi alle mie passioni: lo studio e il restauro di orologi antichi (con lavori citati anche in Wikipedia), l’allevamento e lo studio di tartarughe terrestri, la coltivazione di qualche centinaio di piante, la partecipazione alle attività di associazioni naturaliste scientifiche (ERPISA, bibliotecario SRSN), l’alfabetizzazione del WEB con la lotta alle bufale e alle “credenze” prive di ogni fondamento che imperversano in rete, oltre allo studio e alla diffusione della cultura ambientale. luciano@einaudiroma.it

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