Orto botanico esempio unico nel panorama nazionale, i Giardini della Cutura sono una raccolta di oltre 3500 esemplari di piante rare, grasse e tropicali accudite all’interno di un’antica masseria di fine ottocento, costruita nel classico stile rurale del tempo. I Giardini della Cutura (il nome proviene dalla parola “cute”, sinonimo dialettale di pietra) comprendono ben 35 ettari di verde nella zona di Giugianello (LE).
Giardini della Cutura, l’idea nasce dal dott. Salvatore Cezzi
L’ideatore, nonché primo curatore, di questa struttura, paradiso del Salento, è il dott. Salvatore Cezzi che da oltre 40 anni si occupa personalmente di selezionare e catalogare ogni pianta. Il dott. Salvatore Cezzi ha negli anni acquistato e scambiato con vivaisti specializzati, amatori e collezionisti migliaia di piante grasse che oggi costituiscono una delle più complete collezioni di tutta Europa. Il fiore all’ occhiello del giardino botanico è la monumentale serra di acciaio e policarbonato che ospita 2000 esemplari di piante grasse e tropicali.
Gli esemplari più importanti sono le piante grasse che presentano fin dalla nascita varie e rare mutazioni genetiche (crestature, mostruosità, variegature) che danno vita a delle forme “bizzarre” di eccezionale bellezza e rarità; ognuna di queste piante ha una sua storia ed il dott. Cezzi è fiero di raccontarle ai visitatori nel corso delle sue appassionate visite guidate.
Il percorso all’interno dei giardini
Il Giardino della Cutura è visitabile attraverso un percorso botanico fatto di luoghi incantati e profumati. La durata media di una visita è di circa un’ora e mezza , durante la quale la guida illustrerà la provenienza, le tecniche di riproduzione, le curiosità, la storia e la leggenda delle varie piante. Viali di rose, giardini di piante aromatiche ed aiuole di piante mediterranee ed officinali, il laghetto di papiri e ninfee, il giardino roccioso, quello all’italiana, l’agrumeto, il bosco di Lecci fino all’imponente e preziosissima serra di mille metri quadrati dove sono raccolti e catalogati oltre 2000 esemplari di piante grasse e succulente di varia provenienza, preziose per rarità, tipologia e dimensione.
Il giardino segreto
Di recente è nato il giardino segreto. Segreto perché custodisce le piante più rare in luoghi nascosti, quasi misteriosi che trasformano l’iniziale curiosità del visitatore in manifestazioni di entusiasmo ed emozione. Percorrendo un lungo viale di gerani fra i pini, attraverso una monumentale scalinata scavata nella roccia, si raggiunge una vecchia cava tufacea dove hanno trovato dimora gli agrumi rari, le conifere nane, le eritrine, le gordonie e tante altre piante insolite.
Nello stesso luogo due serre accolgono le rarità più delicate; palmizi, felci ed orchidee nella prima serra, frutti esotici ed essenze profumate nell’altra. Durante tutto il percorso attirano l’attenzione del visitatore i grandi massi che si ergono lungo i viali come monoliti e per il piacere degli amanti degli animali si possono ammirare: cigni, oche ed anatre ornamentali, galli, gallinelle, fagiani e tanti altri volatili liberi di girovagare e curiosare qua e la in uno stato di totale libertà.
“Dejeuner sur l’Herbe” il ristorante della Cutura
Il ristorante, completamente immerso nella natura e nelle fragranze della campagna “Dejeuner sur l’Herbe”, offre menù semplici e raffinati, ispirati ad antichi sapori arricchiti da nuove scoperte armoniose nel pieno rispetto della genuinità e della tradizione. È possibile cenare tutte le sere eccetto il martedì e pranzare il sabato e la domenica mattina; è gradita la prenotazione. Inoltre è sempre assicurato un servizio bar al Café de La Cutura.
Il Centro Culturale e il vivaio
In una vecchia stalla completamente ristrutturata, sorge oggi una sala corsi – conferenze, dove si organizzano periodicamente mostre ed incontri di interesse artistico e culturale. Nei Giardini della Cutura c’è anche un piccolo vivaio specializzato in piante grasse, tra queste una piccola parte riescono a riprodursi in loco attraverso la propagazione per talea.
I Giardini della Cutura non nascono dal nulla e per ora dobbiamo ringraziare solo la famiglia Cezzi che da oltre quarant’anni cura e investe in questo meraviglioso progetto. Nessun contributo è stato mai erogato dallo stato o da altri enti pubblici; indubbiamente eventuali futuri incentivi finanziari contribuirebbero alla realizzazione di affascinanti nuovi progetti.