Home News Sos Antartide: scompaiono i pinguini e il ghiacciaio Pine Island arretra...

Sos Antartide: scompaiono i pinguini e il ghiacciaio Pine Island arretra di trecento chilometri quadrati

2636
0
Antartide a rischio

Grande quanto l’isola di Malta, non c’è più. Il ghiacciaio Pine Island in Antartide da ieri è più piccolo di trecento chilometri quadrati.

A darne notizia è l’Agenzia Spaziale Europea che dal febbraio del 2019 ha osservato il movimento del ghiacciaio dallo spazio fotografando le diverse fasi del distacco. L’iceberg ha generato diversi frammenti fino a ieri quando il più grande di questi, denominato B-49, si è definitivamente staccato dal ghiacciaio.

“Ciò che le immagini mostrano e che è davvero preoccupante è la velocità con cui il cambiamento climatico sta ridefinendo il volto dell’Antartide. Il flusso quotidiano di dati rivela la drammatica velocità con cui il clima sta cambiando” ha commentato Mark Drinkwater l’esperto della criosfera dell’Esa.

In Antartide la scomparsa del pinguino pigoscelide

Il cambiamento climatico, tra le principali cause della riduzione della calotta artica, comporta conseguenze disastrose. La rivista Nature ha pubblicato degli studi importanti a riguardo evidenziando come lo scioglimento dei ghiacci ha come imminente conseguenza l’immissione di gas metano e anidride carbonica nell’atmosfera naturalmente intrappolati sotto la coltre dei ghiacciai.

Ma non solo, è di ieri la notizia di Greenpeace che racconta, a margine di studi fatti in alcune zone dell’Antartide da scienziati americani a bordo di navi rompighiaccio, come la fauna dell’Antartide sia seriamente in pericolo. Rispetto alle stesse osservazioni fatte nel 1971 in alcune aree sono stati evidenziati cali drastici con punte del 77% di colonie di pinguino pigoscelide antartico.

«Abbiamo urgentemente bisogno di santuari marini e non solo nell’area antartica, ma in tutti gli oceani del pianeta. Solo così gli animali marini, come i pinguini, avranno un posto dove riprendersi dall’impatto delle attività umane e dove adattarsi ad un clima in rapida evoluzione» ha commentato Giorgia Monti, responsabile della campagna mare di Greenpeace Italia.

LASCIA UN COMMENTO

Lascia un commento!
Inserisci qui il tuo nome