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Israele, un altare più antico di Stonehenge

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Jethro Cairn altare

La falce di luna è il simbolo dell’Islam e quindi non c’è da meravigliarsi se una struttura appartenente all’era mesopotamica proprio dedicata alla luna, è stata recentemente scoperta in Israele. Si tratta di un altare più vecchio di Stonehenge e di molte piramidi, non è quindi solo un muro di pietra come si credeva.

In Israele un altare più antico di Stonehenge

Gli archeologi israeliani avevano pensato inizialmente che la struttura, situata nel nord di Israele e nota come Jethro Cairn (o Rujum en-Nabi Shua’ayb tradotto dall’arabo), facesse parte di un’antica città che si trovava nei pressi del Mar di Galilea, finché l’archeologo israeliano Ido Wachtel scopre che il muro, vecchio  di cinquemila anni è stato eretto probabilmente in omaggio a “Sin”, un antico dio della luna noto anche come “Nanna”.

Delimitare le risorse naturali

La struttura è lunga circa diciassette metri (cinquecento piedi) e la forma a mezzaluna è il simbolo “di Sin”, il dio solitamente raffigurato in sella ad un toro. Gli architetti hanno calcolato che sarebbero stati impiegati circa trentacinquemila giorni per erigerlo. La mezzaluna si trova a trentatré chilometri (circa diciotto miglia) da Bet Yareh, ovvero la casa del dio della luna. Wachtel, uno studente dell’Università Ebraica di Gerusalemme che ha presentato i suoi risultati al Congresso Internazionale sull’Archeologia del Vicino Oriente Antico, scrive:

“L’interpretazione proposta per questo sito è che si trattava di un punto di riferimento di primo piano nel suo paesaggio naturale, che serviva per marcare il possesso, per affermare l’autorità e i diritti sulle risorse naturali di una popolazione rurale o pastorale locale . “

L’archeologia in Israele e in tutto il Medio Oriente deve essere protetta

In ogni caso, questi risultati archeologici mostrano che la regione del Medio Oriente è un sito importante da proteggere e che la luna e i cicli naturali della terra ci hanno influenzato dall’inizio della storia. Proteggere i siti come Jethro Cairn è fondamentale. È essenziale trovare un modo per rispettare e proteggere l’archeologia in Medio Oriente e nei territori attualmente troppo “vulnerabili” come la Siria, l’Egitto, l’Iraq e di qualsiasi altra regione che vive nel conflitto e nel terrore.

Fonte: Greenprophet

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