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I benefici del Tai Chi Chuan

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Tai chi chuan

Il Tai Chi Chuan è un’arte marziale nata più di ottocento anni or sono in Cina ed è ormai largamente diffusa anche in Occidente proprio per i benefici che apporta alla salute.

Il Tai Chi Chuan, elisir di lunga vita

Il Tai Chi è un’arte marziale sotto ogni punto di vista, tuttavia si distacca dall’immagine tradizionale, epidermica, diciamo così, delle arti marziali più note, fatte di un’energia esplosiva e visibile, perché il Tai Chi lavora quasi esclusivamente sull’energia interna del corpo umano. Non per questo i risultati sono meno impressionanti. Non a caso il Tai Chi viene chiamato anche “elisir di lunga vita”, proprio per l’impatto positivo sulla salute del corpo e della mente di chi lo pratica con costanza.

Il Tai Chi Chuan nelle parole del maestro Andrea Capriotti

Per saperne di più, abbiamo intervistato per voi uno dei più qualificati maestri di questa antichissima arte: Andrea Capriotti. Classe 1965, ci racconta il suo incontro con il Tai Chi Chuan…

La mia vita gira intorno alle arti marziali da sempre. Ho iniziato a praticare il karate all’età di otto, nove anni, poi ho fatto tutta la lunga trafila delle arti marziali giapponesi e, dopo molti anni, sono passato a quelle cinesi. Pratico il Tai Chi da venti anni. Ho iniziato perché sentivo necessità di ridurre la mia impronta, che era molto aggressiva e atletica, avendo praticato Kung Fu ad alto livello. Avevo grossi problemi di cervicale e soffrivo di mal schiena: insegnavo a Milano, ma avevo un riscontro molto negativo sul corpo, finché mi portarono di peso al San Raffaele per i dolori alle gambe e praticamente non riuscivo più a muovermi. Avevo letto del Tai Chi e capii che l’unica possibilità era quella di affiancare alla mia, un’attività terapeutica che potesse aiutarmi a supportare il lavoro di sfinimento atletico che facevo nel Kung Fu. Ho trovato enormi benefici e anche molto altro.

La prima domanda quindi sorge spontanea. Che cosa è esattamente il Tai Chi Chuan?

Il Tai Chi è innanzi tutto un’arte marziale. L’etimologia della parola lo dice chiaramente: la desinenza “Chuan” identifica un sistema marziale. Tai Chi significa “Grande o supremo” – “il pugno del supremo movimento” è la sua traduzione letterale. Nel tempo il Tai Chi ha avuto un grande successo tra la popolazione, perché chi lo praticava aveva grandi risultati sullo stato generale di salute ed era particolarmente longevo rispetto all’età media dell’epoca. I primi cenni storici risalgono al 1200-1300 DC, ma alle origini la sua pratica era appannaggio solo di qualche famiglia che era restia a divulgarlo. Il Tai Chi abbraccia molti stili: lo stile Chen, lo stile Yang, lo stile Wu e molti altri, che spesso sono appannaggio delle varie famiglie. Gli stili più antichi di cui si è a conoscenza risalgono al 1400, come riportano alcuni documenti cartacei. Per capirsi meglio, funziona un po’ come fare una pizza: la base resta la stessa, cambia solo il condimento.

Perché il Tai Chi fa bene alla salute?

Innanzi tutto è bene sapere che il Tai Chi nasce dalla filosofia Taoista proprio come la medicina tradizionale cinese, in particolare l’agopuntura e il massaggio cinese. Proprio come nella medicina tradizionale cinese, lavora (anche attraverso una respirazione corretta) sui meridiani dell’energia interna che gli agopuntori sfruttano attraverso l’inserimento degli aghi e, dove c’è un blocco, un eccesso o una dispersione energetica, l’ago ripristina l’equilibrio: il Tai Chi segue lo stesso meccanismo attraverso la sua pratica. Il lavoro di sblocco posturale della parte osteoscheletrica annienta le tensiosi posturali tendinee e dalla pratica costante e continua si ottiene anche un beneficio mentale, tranquillità e rilassatezza sulle contrazioni. Per la pratica del Tai Chi non c’è un limite di età e né ci sono controindicazioni: può essere fatto anche da persone in carrozzella: il Qi Gong (esercizi di postura e respirazione che accompagnano la pratica del Tai Chi) si può eseguire senza problemi anche da posizione seduta. Poche discipline sono in grado di fare questo… anzi, direi che è l’unica. Da ricordare che questa pratica è un valido aiuto per la salute, in particolare per chi soffre di stress. Lo stress crea uno squilibrio sia a livello fisico che a livello mentale. La persona tende a chiudersi nelle spalle e a soffrire di tutte quelle problematiche come il respiro corto o l’ansia eccessiva finché tutto questo influisce sulla postura e può arrivare anche a generare crisi di panico. Il Tai Chi è anche un ottimo sistema di riabilitazione dopo un incidente o una malattia, buono per il mal di schiena o anche solo per il mal di testa.

Cosa è importante sapere prima di affidarsi a questa pratica?

Innanzi tutti direi che bisogna conoscere la concezione della “forza” secondo i cinesi, che si raggiunge solo attraverso due elementi: la costanza e il metodo. Se si vogliono ottenere dei risultati ci si deve dedicare, come in tutte le cose della vita.

Si può praticare anche a casa?

Si, il Tai Chi può essere praticato da soli o in compagnia: un quarto d’ora al giorno è essenziale, a prescindere se si fa una lezione di gruppo o a casa da soli.

Come si fa a scegliere un buon maestro di Tai chi ?

Il problema è che questa pratica non appartiene alla nostra cultura e quindi nessuno sa esattamente che tipo di informazioni sarebbe necessario avere. Per prima cosa non abbiate timore di chiedere la certificazione della persona che insegna, perché prima di essere maestri si deve essere stati allievi. Non si fa nulla di male a chiedere un curriculum delle esperienze, perché in genere l’apprendimento di una disciplina così complessa richiede anni. Il Tai Chi Chuan è un’arte di bottega, come l’arte orafa o quella medica o come l’agopuntura. Ci vogliono anni a contatto con un maestro per assorbirne le qualità tecniche. Si deve spendere tempo e lavoro con loro. Per seguire i diversi maestri io ho molto viaggiato molto: Inghilterra, Francia, Cina… In Italia ci sono dei bravi divulgatori ma se approfondisci, in pochissimi sono stati per lungo tempo a contatto con un maestro cinese. Qualsiasi persona coordinata è in grado di copiarne la gestualità e magari decidere di insegnare, ma il Tai Chi è una disciplina complessa, quello che si vede fuori è solo quello che salta agli occhi. Copiarne i movimenti è come copiare una cosa di cui non si conosce il significato: se non ho un corretto assetto della colonna vertebrale o delle spalle o delle anche, in realtà non si sta facendo nulla. Un bravo maestro è quello che suggerisce, attraverso le sue mani, la postura corretta di chi sta imparando. Altrimenti è solo una perdita di tempo.

Si sente spesso dire che il Tai Chi è una ginnastica per anziani…

Sì, può anche essere anche una ginnastica per anziani, ma in questo caso parliamo di quella parte della sua pratica che si trova a un livello molto basico, che è comunque molto buona e salutare. Se si sale di livello si può invece approcciare l’arte marziale, che ha un training molto duro e cambia tutto. C’è da tenere presente che nelle discipline marziali più conosciute, il risultato si identifica sempre con l’esplosività estrena, mentre il Tai Chi è un’arte marziale interna: ad una analisi esterna sembra quasi che nulla si muova, ma non è affatto così. Si può arrivare a fare buon uso dell’energia interna attraverso i test con persone competenti per capire se la tecnica è stata eseguita correttamente attraverso l’uso dell’energia o attraverso la forza atletica.

Ci sono delle controindicazioni nella pratica del Tai Chi Chuan?

Assolutamente no. Sarebbe come dire “è controindicato respirare”!

Per saperne di più sul Tai Chi Chuan potete leggere qui.

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