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World Water Day: la giornata mondiale dell’acqua

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Ogni 22 marzo le Nazioni Unite, a partire dal 1992, celebrano il World Water Day, la Giornata Mondiale dell’Acqua. L’intento è di richiamare l’attenzione sull’importanza di valorizzare e proteggere le risorse idriche del nostro Pianeta. L’impegno è concentrarsi attorno alle soluzioni che la Natura stessa ci offre per conservare e ripristinare il ciclo naturale dell’acqua, impedendo che la nostra più importante risorsa vada perduta.

World Water Day, la giornata mondiale dell’acqua 

Durante la Giornata Mondiale dell’Acqua, si promuovono attività concrete e si supportano eventi in tutto il mondo al fine di sensibilizzare e coinvolgere un numero sempre maggiore di persone.

Tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile del Millennio, il numero 6 riguarda proprio l’impegno nel garantire, entro il 2030, l’accesso all’acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari per tutti.

Oggi, ci sono oltre 663 milioni di persone che vivono senza acqua potabile nelle proprie abitazioni. Almeno 1,8 miliardi di persone utilizzano fonti di acqua contaminate da escrementi e oltre l’80% delle acque reflue al mondo viene disperso nell’ambiente senza essere adeguatamente trattato. Dalle previsioni, la popolazione mondiale crescerà di due miliardi entro il 2050, comportando un aumento della domanda di acqua dolce del 30%.

Impegnarsi a proteggere e risanare gli ecosistemi legati all’acqua, comprese le montagne, le foreste, le paludi, i fiumi, le falde acquifere e i laghi, è uno dei traguardi di questo obiettivo ricordato durante la giornata mondiale dell’acqua.
Il danno ambientale, insieme al cambiamento climatico, stanno peggiorando la crisi legata all’acqua, che coinvolge inevitabilmente tutto il mondo.

L’acqua, sappiamo essere un elemento essenziale della vita, poiché è fondamentale per soddisfare la sete e proteggere la salute umana. L’acqua è anche vitale per creare posti di lavoro e sostenere lo sviluppo economico, sociale e umano.

Piantare nuove alberi, ricollegare i fiumi alle pianure alluvionali, ripristinare le zone umide, riequilibrerà il ciclo dell’acqua e migliorerà la salute umana e i mezzi di sussistenza di quel sempre maggior numero di persone esposte a situazioni di “stress idrico” .

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