Lo Shinto Kanamara Matsuri, per noi occidentali Festival del pene d’acciaio, si svolge come ogni primavera presso il Santuario Kanayama di Kawasaki, in Giappone.
Shinto Kanamara Matsuri, il festival giapponese del Pene d’acciaio
Tema centrale della manifestazione è proprio il pene, l’oggetto venerato che riempie ogni illustrazione, ridisegna dolci e oggetti decorati o intagliati e fa bella mostra di sé al centro di un’affollatissima parata di “mikoshi“, le classiche lettighe giapponesi usate per consentire alla folla di ammirare le divinità.
La festa si svolge la prima domenica d’Aprile nel santuario locale dove, già nell’antichità, le prostitute si riunivano a pregare per chiedere protezione dalle infezioni a trasmissione sessuale. Il festival ha avuto inizio nel 1977 con il fine di far conoscere la leggenda del demone che mette in pericolo la vita dei giovani sposi.
La storia racconta che un demone dalle sembianze di vagina fornita di denti aguzzi, si nascose all’interno di una giovane donna, riuscendo così ad uccidere il giovane marito, tranciandogli il pene durante la prima notte di nozze.
La giovane donna disperata, cercò così l’aiuto di un fabbro, il quale plasmò per lei un fallo di ferro per rompere i denti del maligno.
Shinto Kanamara Matsuri, si raccolgono fondi utili alla ricerca contro l’HIV
Shinto Kanamara Matsuri, nato per essere un piccolo festival, è diventato con gli anni sempre più importante, tanto che oggi, trasformatosi in una sorta d’attrazione turistica, viene sfruttato per raccogliere fondi utili alla ricerca contro l’HIV.
Il santuario Kanayama è un luogo frequentatissimo dove si prega per assicurarsi prosperità, per se stessi e per gli altri, perché il matrimonio funzioni nel tempo ed in generale per l’armonia della coppia. Anche qui si pratica lo Shintoismo, la religione più praticata dai Giapponesi. La parola Shinto è un termine che si usa per definire la religione praticata nei santuari pubblici dedicati al culto di una moltitudine di divinità e adatta a vari scopi, come la venerazione dei defunti o le feste del raccolto.
