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Mudra, lo yoga delle mani che assicura salute, energia e spiritualità

mudra

I Mudra sono gesti simbolici, eseguiti con le mani, che racchiudono dei concetti e rappresentano l’unione tra tutti gli esseri viventi e l’ambiente. Tanto nella religione buddista (soprattuto nel buddismo tibetano) quanto in quella induista, rappresentano l’identificazione e la raffigurazione di molte divinità, sono gesti e/o posizioni adottate simbolicamente al fine di ottenere benefici sul piano fisico, spirituale ed energetico. Nel buddismo in particolare, nel corso del tempo, sono state mitizzate fino a diventare una sorta di coreografia  che sostiene, ancora oggi, la pratica meditativa.

In uno dei racconti del JATAKA (i versi che riportano le vite anteriori del Bhudda) si narra di un incontro tra un bodhisattva (colui che cerca l’illuminazione) e una donna e del loro parlarsi solo attraverso i mudra, i segni delle mani.

Molto interessante è il Bhumi Sparsha Mudra, in cui Bhumi sta per “terra” e Sparsha per “contatto”. Si tratta di una posizione che quindi racchiude il significato dell’appartenenza alla nostra madre terra: il dito di una mano tocca la terra e sancisce un legame importantissimo con il concetto di cura e attenzione verso l’ambiente. Se vogliamo definirlo con un termine moderno, possiamo chiamarlo ecofriendly.

Nella pratica dello yoga i mudra si usano a completamento di alcuni ASANA (posizioni) nel corso delle varie fasi di meditazione. Chi li pratica sa che si tratta di tecniche benefiche che riescono a contrastare piccole e medie patologie anche dal punto di vista fisico. Queste tecniche, se eseguite regolarmente, per il tempo prescritto e rispettando alcune precauzioni, possono migliorare la salute, aiutano a sentire l’energia interiore, a sviluppare consapevolezza e anche a realizzare verità spirituali.

I mudra delle mani riequilibrano i cinque elementi

Lungo il corpo umano, secondo la medicina tradizionale cinese, scorrono canali di energia detti meridiani che, insieme ai vasi e alle arterie, formano un vero e proprio sistema organico, flussi energetici che terminano proprio nella punta delle dita.

Secondo la medicina tradizionale indiana (Ayurvedica), il corpo è composto da cinque elementi, ognuno rappresentato da un dito della mano.

Secondo l’antica scienza dello yoga, le dita delle mani sono in relazione con i cinque elementi che compongono tutto l’Universo, compreso l’essere umano e sono:

Se i cinque elementi sono bilanciati e in armonia, il corpo è in salute e le sue funzioni operano in modo ottimale. Il loro squilibrio invece, porta alla malattia. Il dito più importante è il pollice, grazie al quale si creano delle correnti vitali che riequilibrano gli elementi sbilanciati attraverso la pressione delle dita, che deve sempre essere piacevole e leggera.

Da sapere prima di cominciare la pratica

I più importanti mudra:

GYAN MUDRA O DELLA CONOSCENZA

Si uniscono la punta del pollice e dell’indice, mentre le altre tre dita sono tese.

VAYU MUDRA O DELL’ARIA

La punta dell’indice tocca la base del pollice, che ricopre l’indice con una leggera pressione.

PRITHVI MUDRA O DELLA TERRA

La punta del pollice e dell’anulare si toccano, mentre le altre dita sono tese.

APAN MUDRA O DELLA DIGESTIONE

Si uniscono le punte del pollice, del medio e dell’anulare, tenendo tese le altre due dita.

APAN VAYU MUDRA O DEL CUORE

È una combinazione di Apan Mudra e Vayu Mudra. La punta del pollice, del medio e dell’anulare si toccano, mentre l’indice tocca la base del pollice con una leggera pressione. Il mignolo è teso.

VARUN MUDRA O DELL’ACQUA 

La punta del pollice e del mignolo si toccano.

LING MUDRA O DEL CALORE 

Intrecciare le dita come nella figura, tenendo il pollice sinistro dritto.

 

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