Il 2 agosto 2017 è stato l’Earth Overshoot Day, una ricorrenza annuale che ci ricorda di essere in debito con la Terra.
Cosa si intende per Earth Overshoot Day?
Si tratta di un concetto che venne ideato dal Global Footprint Network nel 1987. L’Earth Overshoot Day è un bilancio che viene effettuato annualmente riguardo i consumi e le risorse disponibili sul Pianeta. Questo permette di calcolare il giorno dell’anno in cui l’uomo supererà il consumo massimo possibile rispetto alla capacità del pianeta di rigenerare le risorse consumate.
Sostanzialmente, nell’arco di un anno, il consumo umano è tale da rendere impossibile alla Terra la sua capacità di autorigenerarsi, quindi di produrre nuove risorse, sostituendo quelle consumate e assorbendo i rifiuti prodotti.
Il bilancio è sempre passivo; questo vuol dire che ogni anno consumiamo risorse che ci servirebbero per il futuro.
Come si calcola?
Questo rendiconto viene calcolato dividendo la capacità biologica del Pianeta (ovvero la quantità di risorse che la Terra è in grado di generare in un anno) con l’impronta ecologica umana (domanda di risorse da parte dell’uomo); il risultato viene poi moltiplicato per il numero dei giorni dell’anno.
(Capacità biologica del Pianeta / Impronta ecologica umana) x 365 = EOD
Effetti del superamento
Le conseguenze dell’utilizzo improprio delle risorse naturali sono molteplici:
- siccità
- erosione del suolo
- deforestazione
- perdita di biodiversità
- aumento dell’inquinamento
Perché dovremmo preoccuparci
Nel 2009 questo bilancio era entrato in passivo a fine settembre, nel 2015 questa data era caduta il 13 di agosto mentre l’anno scorso l’8 di agosto. Il ritmo al quale stiamo consumando le risorse naturali è sempre più veloce; al giorno d’oggi stiamo usando le risorse a una velocità che è di 1,7 volte superiore alla possibilità della Terra di rigenerarsi.
Ogni anno la data dell’Earth Overshoot Day scade prima.
Le soluzioni esistono
Nonostante l’Earth Overshoot Day segnali un grave problema le soluzioni non mancano e riguardano numerosi aspetti della vita quotidiana:
- alimentazione: la scelta di una dieta a basso consumo di carne o vegetariana; la diminuzione degli sprechi alimentari (la domanda alimentare è responsabile del 26% dell’impronta ecologica)
- città: la creazione di città sostenibili è fondamentale visto anche la previsione di crescita di queste ultime nei prossimi anni
- popolazione: il potere è nelle mani dei singoli, delle comunità, dei governi; ognuno di noi gioca un ruolo fondamentale
- energia: il passaggio all’uso di energie rinnovabili (l’uso di combustibili fossili è responsabile del 60% dell’impronta ecologica)
La situazione è critica ma le soluzioni non mancano, spetta a ognuno di noi fare ogni giorno scelte responsabili per non compromettere il nostro futuro e quello delle generazioni a venire.
Per approfondimenti
Spreco alimentare. Il paradosso del nostro secolo
Smart cities, il ruolo delle città per un futuro sostenibile
