Home Natura Annona cherimola e squamosa, due specie di un frutto straordinario

    Annona cherimola e squamosa, due specie di un frutto straordinario

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    Annona squamosa

    In questo articolo troverete le mie esperienze avute con la Cirimoia e con la Annona squamosa, ma anche le mie ricerche sulla pianta che molti considerano originaria dell’America Centrale.

    La storia dell’Annona dalle origini incerte

    Il botanico scozzese Philip Miller (1691-1771) che le ha descritte, nelle sue notazioni botaniche, ne ipotizza l’origine senza darne una specifica localizzazione, nella maggior parte dei casi in quegli anni si davano per buoni i racconti dei naviganti, che poco sapevano della pianta consegnata, se non il luogo dove l’avevano presa. Un esempio ne è l’Aloe vera che sempre Miller descrisse come Aloe barbadensis (da Barbados nelle Piccole Antille). Dopo aver letto che in Spagna e in Portogallo, ma anche in India, erano state importate diverse piante, messe a dimora a scopo alimentare già nel 1590, mi son fatto l’idea che effettivamente il genere dovrebbe essere stato importato dai conquistadores spagnoli dalle Nuove Indie. Sono sicuro che anche a voi piacerà scoprire come nel 1650 già se ne parlasse. Nel suo “Giro del Mondo”, nel volume sull’Indostan, il dottor D. Gio. Francesco Gemelli Careri scrive:

    Amnoniera, o Annona è un albero molto grande, che produce il frutto, parimenti detto Annona, per Febbraio, Marzo, ed Aprile. Questo si è grande quanto una pera; rosso, e giallo al di fuori; al di dentro bianchiccio, e pieno d’una sostanza molle, dolce, e soave, che si mangia con cucchiaro; tiene bensì alcuni noccioli neri, e duri. Io non saprei come meglio esplicarmi; imperocchè egli non ha veruna similitudine con alcuna delle nostre Europee.”

    Gemelli Careri nel suo viaggio europeo non ha trovato Annone in Spagna e neppure in Portogallo, questo vuol dire che nel 1680 le coltivazioni di Annone sul continente europeo non avevano avuto successo ed erano già state abbandonate. In Italia i frutti che si trovano, prevalentemente a ottobre, sono della specie Annona cherimola, mentre in America e in Estremo Oriente si trovano frutti della specie Annona squamosa. Da amici ho avuto notizia che in Tailandia la A. squamosa è già matura a metà giugno. Anni fa il mio amico Pino Torre, fratello del gestore dei vivai Torre (a Milazzo) mi portò una cassetta di frutta che coltivava in Sicilia: erano cirimoia, i frutti dell’Annona cherimola. Conoscevo quello strano frutto per averlo già assaggiato e per averne letto su uno dei volumi del resoconto del “Giro del Mondo” di Gemelli Careri. Così decisi di usarlo per stupire gli amici, da allora ogni anno, quando sono mature regalo le cirimoie.

    indostan libro
    Frontespizio del volume sull’Indostan del dott. Francesco Gemelli Careri.
    Il dott. Gemelli Careri nel 1680 ha viaggiato per mezzo mondo, descrivendo ed illustrando, in modo scientifico, quello che vedeva. Nei 9 volumi in cui è raccolta la sua opera ci sono decine di tavole preziose, e di informazioni uniche

    L’Annona in Italia

    Per i miei lettori voglio riassumere le migliaia di pagine che è possibile trovare nel web sulla chirimuya (che in Italia ho sempre sentito chiamare cirimoia) cioè il frutto della Annona cherimola. Oggi è possibile trovare questo frutto autunnale in quasi tutti i paesi caldi del mondo, compreso l’Italia meridionale, difficilmente però lo troverete nei mercati, questo perché non ha le caratteristiche necessarie per una grande distribuzione: dopo che è stato staccato ancora acerbo dal ramo, il frutto matura in tre, massimo quattro giorni e mantiene le sue caratteristiche organolettiche per altri quattro giorni. In pratica dopo otto giorni è da buttare. Posso tes

    Annona squamosa
    Annona squamosa

    timoniare che questo è vero perché, dopo averlo assaggiato una prima volta alla fine degli anni ‘70 in Brasile, ne rimasi molto colpito per la forma e per il sapore così ne comprai una cesta con l’intenzione di spedirla in Italia, ma non ci riuscii: avevo scelto frutti ben maturi, probabilmente della specie Annona squamosa, e dopo un giorno in albergo erano già tutti marci.

    Caratteristiche del frutto

    I frutti della Annona squamosa hanno la buccia dura, con delle squame simili ad una pigna che nella Annona cherimola sono solo abbozzate, anche la consistenza della polpa è un poco diversa, più vicina al kaki che alla banana. Molto è stato scritto sulle virtù miracolose di questo frutto, che alcuni considerano addirittura antitumorale, visto che è ricco di antiossidanti. Il mio consiglio è quello di gustarlo per le sue caratteristiche sensoriali: per il suo particolarissimo sapore e per lo strano profumo della sua polpa. In internet alcuni siti di medicina naturale consigliano di farne delle scorpacciate a scopo depurativo, è un consiglio sicuramente gustoso, la cirimoia è un frutto molto zuccherino, con le stesse calorie dell’uva. Altri siti ne sconsigliano l’abuso e affermano che superando la quantità di due chili di prodotto ingerito la cirimoia possa diventare neurotossica. Questa ricerca fatta da un’università americana è una delle strane cose che mi sorprendono ancora: non capisco come alcuni ricercatori abbiano il tempo e i soldi per cose simili. Credo che anche due chili di cioccolato fondente possano dare effetti neurotossici! Più sicura è la ricerca fatta sui semi: sembra che siano velenosi e ne basterebbero 20 per uccidere una persona (anche questi numeri derivano dalla stessa ricerca americana, e spero non siano stati ottenuti da sperimentazioni sul campo). Ricordo che i semi di molti dei comuni frutti commestibili sono velenosi o almeno tossici.Ciorimoja

    Coltivare l’Annona è possibile?

    Dal punto di vista del giardiniere posso dirvi che i semi della Annona cherimola sono vitali ed è relativamente facile ottenere delle piantine, meno facile è farle crescere. Riassumendo: l’Annona cherimola è una pianta che può raggiungere i 7 metri di altezza, appartenente alla famiglia delle Annonaceae, molti la credono originaria degli altipiani andini di Perù, Ecuador, Colombia e Bolivia, ma oggi è diffusa anche in Cile, California, Florida, Africa del sud, nel sud est asiatico e in vari paesi caldi del Mediterraneo, di fatto, come dimostra la nota di Gemelli Careri, nel 1650 veniva coltivata in India. Il suo frutto nella terra d’origine è chiamato chirimuya, da cui la traslitterazione italiana cirimoia, ma è anche volgarmente noto con l’appellativo inglese cherimoya o erroneamente annona (che invece indica anche il frutto di tutte le specie del genere Annona). Un particolare curioso è che il frutto è attaccato all’albero con un tratto di ramo, non un semplice peduncolo e che anche nei paesi d’origine viene raccolto acerbo e lasciato maturare staccato dall’albero, in questo modo può essere trasportato. Il frutto contiene un elevato numero di semi. Nel clima Mediterraneo matura in autunno. Una curiosità tutta nostrana sta nell’Annona tropicale di Reggio Calabria, che è stata contrassegnata come prodotto De. C. o. (Prodotto a Denominazione Comunale di Origine): ormai calabrese al 100% viene impiegata nella produzione dolciaria di qualità. Se vi dovesse capitare di passare nel mese di settembre a Reggio Calabria, approfittatene per gustare queste nuove ghiottonerie calabresi.

     

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    Dopo aver chiuso alcune delle mie vite precedenti, quella sindacale (da Presidente FIARC Confesercenti a Roma), quella politica (membro effettivo Commissione Centrale Ruoli presso il Ministero del Lavoro), quella da redattore e autore nel mondo della carta stampata (Acquari & Natura, L’acquario ideale, Le mie prime venti Aloe, Piante Grasse), quella da tecnologo nell’elettronica industriale, quella da segretario nazionale dell’Associazione Italiana Amatori delle piante Succulente (AIAS), quella da libraio (Einaudi) a San Lorenzo a Roma, quella di formatore e consulente (master PNL), finalmente da alcuni anni posso dedicarmi alle mie passioni: lo studio e il restauro di orologi antichi (con lavori citati anche in Wikipedia), l’allevamento e lo studio di tartarughe terrestri, la coltivazione di qualche centinaio di piante, la partecipazione alle attività di associazioni naturaliste scientifiche (ERPISA, bibliotecario SRSN), l’alfabetizzazione del WEB con la lotta alle bufale e alle “credenze” prive di ogni fondamento che imperversano in rete, oltre allo studio e alla diffusione della cultura ambientale. luciano@einaudiroma.it

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