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Roma Pride 2018, mezzo milione di persone per la “resistenza arcobaleno”

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Roma Pride, bandiera raimbow

Mezzo milione di persone radunate in Piazza della Repubblica per il Roma Pride 2018. L’onda arcobaleno pervade le strade della capitale ispirandosi ai valori della Resistenza e della Costituzione nel segno della “liberazione continua”.

È la partigiana dell’Anpi Tina Costa, 92 anni, dal carro di testa del Roma Pride a ricordare l’importanza dell’indignazione e il valore della Resistenza.

L’articolo 3 della Costituzione dice che ognuno deve vivere la sua vita come crede, bisogna dirlo ai nuovi governanti che vogliono rinchiuderci ancora nei ghetti e nei forni crematori: non siamo disponibili, siamo qui per gridare la nostra libertà e vogliamo giustizia contro ogni fascismo.  Voi avete il coraggio di sostenere le vostre idee, avete ragione, siete dalla parte giusta, non arrendetevi mai!

Brigata arcobaleno, la liberazione continua

Più che un’onda è apparsa uno tsunami. Una manifestazione coloratissima e pacifica che splendeva animata dall’orgoglio LGBTQI. Diciotto carri hanno attraversato la città urlando la liberazione da qualsiasi forma di fascismo nel rispetto dell’alterità e delle invincibili diversità.

Il clima di odio, intolleranza e violenza che sta vivendo il nostro Paese è davvero preoccupante. Quando le più elementari regole del vivere civile vengono disattese. Quando le istituzioni democratiche vengono umiliate e vilipese. Quando si legittimano formazioni e idee politiche di chiaro stampo fascista […] è essenziale che tutte e tutti quelli che hanno a cuore i valori di libertà e antifascismo scendano in piazza per difendere la nostra libertà. (Sebastiano Secci, presidente Circolo Mario Mieli e portavoce Roma Pride)

Presenti vari personaggi politici: Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; la segretaria della Cgil Susanna Camusso e la leader radicale Emma Bonino. Presente Marilena Grassadonia, presidente delle Famiglie arcobaleno che ribatte alle dichiarazioni del ministro Lorenzo Fontana ripetendo in coro “i nostri bambini esistono!” come a voler ribadire ancora una volta la concretezza di tutto ciò che la circonda.

A sfilare anche l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola con la sua famiglia al completo. Felice di esserci – dice- per dare una prova di esistenza. “La vita vera se ne fotte dei ministri Fontana e dei finti bigotti come lui”. In prima linea anche Monica Cirinnà, promotrice della legge sulle Unioni civili che non esita a ricordare a una parte dei nostri governanti che il Roma Pride è la dimostrazione dell’esistenza di ciò loro che fanno finta di non vedere.

Roma Pride, avamposto contro l’avanzata dei nuovi fascismi

Un Roma Pride che grida no all’indifferenza esigendo più che mai la difesa dei diritti di tutt*. Un’onda che travalica tutto ciò che si pone come razzista, sessista e antidemocratico. Una brigata  colorata che rivendica l’autodeterminazione dei corpi a partire da chi ha lottato per consegnarci un paese davvero libero. La violenza della discriminazione non risparmia nessuno, nessuno è escluso. La lotta è una sola ed è di tutti. Al centro i soggetti, i diritti e la dignità.

Grandi gesti di sostegno da parte delle istituzioni internazionali come Canada, Regno Unito, Germania, Australia, Quebec, Spagna, Belgio, Danimarca e Paesi Bassi che hanno aderito alla parata. E sempre in piazza per il Roma Pride: gli studenti di Link, Uds e Rete della Conoscenza, Animalisti Italiani, Greenpeace e molti altri.

Virginia Raggi manca l’appuntamento con il Roma Pride

Anche quest’anno assente ingiustificata per la seconda volta Virginia Raggi, la sindaca di Roma. Il primo cittadino donna manca nuovamente l’appuntamento.  Anche i suoi social tacciono. Verso l’ora di pranzo una foto mentre si accinge a collegarsi via Skype con i giovani industriali riuniti a Rapallo. Nessun’altra parola spesa nei confronti del Roma Pride. Verso le 21 un pigolio leggero: “Roma dice no all’omofobia” scrive Virginia pubblicando una foto che ritrae dall’alto i Fori Imperiali. In rappresentanza del Comune appaiono il vicesindaco Luca Bergamo e l’assessore allo Sport Daniele Frongia.

Roma Pride 2018

Che sia un’onda che pervada coscienze, allarghi vedute, unisca nella lotta riaffermando l’importanza dei diritti e dei corpi degli attori sociali.

Che sia un’onda sempre in movimento, frizzante e senza sosta!

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