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Primo condominio zero waste a New York

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condominio zero waste

Il primo condominio zero waste di New York è nato da un progetto dell’architetto italiano Renzo Piano, insieme al gruppo italiano Bizzi & Partners. Il progetto è stato annunciato per la prima volta nel 2016 e quest’anno ospiterà i suoi primi inquilini.

Il primo condominio zero waste

Il 565 Broome Street è la torre condominiale zero waste ideata dal gruppo di lavoro di Renzo Piano situata a SoHo, nel cuore di Manhattan. L’edificio si compone di due torri di trenta piani che contengono insieme 115 appartamenti, per una superficie totale di 30.700 metri quadrati.

La grandezza degli appartamenti varia da un massimo di quattro camere da letto fino ad arrivare a un minimo di una singola. L’intero edificio è rivestito da una facciata di alluminio con una vetrata a prova di suono; le vetrate vanno dal pavimento al soffitto permettendo di sfruttare al meglio la luce naturale. Inoltre, i pannelli che rivestono questa facciata non solo impediscono ai suoni di penetrare, ma riducono anche la dispersione termica.

Gli interni del condominio zero waste sono stati progettati dall’impresa di design francese RDAI: parquet in legno di quercia, soffitti altissimi, cucine personalizzate. Ovviamente, i servizi comprendono anche una portineria aperta 24 ore su 24, un ingresso privato e un parcheggio automatizzato, una terrazza panoramica all’aperto.

Inoltre, internamente sono presenti anche una piscina, una palestra, una spa, una libreria e un angolo bar.

Per quel che riguarda l’acqua, Piano ha sviluppato un sistema di riciclo dell’acqua piovana che permette di risparmiare e riutilizzare una risorsa preziosa come questa.

Cosa lo rende un condominio zero waste?

La parte più importante del progetto è quella legata alla partnership con think zero, specialisti nella consulenza per la riduzione degli sprechi e la pianificazione e implementazione di strategie alternative. Infatti, è la prima volta che si crea questo tipo di collaborazione tra quest’impresa e un condominio di lusso.

La ragione principale di questa partnership è far sì che l’obiettivo della strategia zero waste definita dall’US business council, ovvero di conseguire fino al 90% della differenziazione dei rifiuti provenienti da discariche e inceneritori, sia raggiunto durante il primo anno di apertura dell’edificio.

Infatti, l’intero progetto ruota intorno al concetto di sostenibilità ambientale: l’uso dei materiali, le tecniche di costruzione, ma anche il design e i servizi che fornisce la struttura stessa.

In sintesi, i punti cardine del progetto sono:

    • raccolta differenziata: effettuata per tutto ciò che viene gettato (vestiti, oggetti, utensili, apparecchiature elettroniche, giocattoli, ecc)
    • dotazione di strumenti anti-spreco: asciugamani elettrici per gli spazi comuni, acqua filtrata per i termos, ecc.
    • educazione alla sostenibilità: trasmettere agli inquilini l’importanza di gesti quotidiani per combattere gli sprechi, dotando il palazzo di una zona apposita dove portare i propri rifiuti

Questo condominio zero waste di lusso è uno dei primi passi positivi che dimostrano come passare ad uno stile di vita rispettoso dell’ambiente sia facile e non richieda alcun tipo di privazione.

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