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PFC, le alternative ai Perfluorurati tossici

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impermeabile e zaino pfc free

Per chi ama la natura e la vita all’aria aperta si sa che è indispensabile indossare giacche a vento impermeabili e accessori adeguati ed è per questo che moltissimi capi d’abbigliamento sportivo vengono trattati chimicamente con i PFC per renderli impermeabili e resistenti a freddo e vento.

Questo è quanto emerge dal rapporto presentato da Greenpeace nello scorso gennaio 2016, secondo il quale molti capi di abbigliamento outdoor (ma anche scarpe, tende, corde ecc.) contengono sostanze nocive come i perfluorurati e i perfluorocarburi (PFCs).

Come sottolinea il rapporto, è bene sapere che esiste già la possibilità di sostituire i PFC quindi è già possibile equipaggiarsi senza creare danni irreparabili alla natura e alla salute propria e degli altri.

outdoor pfc

Qui di seguito qualche soluzione alternativa che abbiamo testato personalmente e che reputiamo talvolta migliore dei prodotti proposti dai più famosi brands attualmente sul mercato.

PFC, le alternative ai perfluorurati tossici

  • G-1000

Il G-1000 della svedese FJALLRAVEN è un composito formato dal 65% di poliestere e dal 35% di cotone, impregnato da una sostanza a base di cera d’api che crea un’ottima repellenza all’acqua e un’efficiente protezione contro il vento, preservando in maniera “dedicata” ventilazione e isolamento termico.

Ma perché in maniera “dedicata”?

È proprio questo aspetto che rende il G-1000 davvero interessante. Sappiamo che qualunque repellenza all’acqua e al vento comporta un deficit di ventilazione e traspirazione, si tratta di un rapporto inversamente proporzionale: più siamo repellenti e meno traspiriamo. Nel G-1000 questo rapporto è personalizzabile grazie al Greenland Wax, un composto di cera d’api che si presenta come una normale saponetta per le mani e che ha lo scopo di ristabilire le qualità del G-1000 perse dopo svariati lavaggi.

Per ristabilirne l’efficienza è sufficiente applicare il prodotto naturale Greenland Wax sul tessuto, scaldando con un ferro da stiro o con un asciugacapelli per favorire l’assorbimento della sostanza nelle maglie di cotone e poliestere. La peculiarità interessante è che si possono passare uno o più strati di impregnante, personalizzando non solo il rapporto tra traspirazione e repellenza, ma anche diversificando questo rapporto all’interno del capo dopo aver deciso quali parti rendere più performanti.

  • Keb Eco Shell

Il Keb Eco Shell sempre della svedese FJALLRAVEN è una valida alternativa al Gore-Tex e funziona con lo stesso principio garantendo 30.000 mm di Water Coloumn e 26.000 gr/m2/24h di traspirazione. Un vero gioiello.

  • Nikwax

Paramo è un’azienda anglosassone che vanta l’intera collezione di abbigliamento outdoor PFC-free. Questo importante risultato è frutto della collaborazione con Nikwax, un’altra grande società che ha sviluppato una tecnologia di prodotti adatti a garantire repellenza all’acqua e al vento di altissima qualità. La loro linea Directional gestisce appunto la direzione del sudore dallo strato della pelle verso l’esterno del tessuto. Tutti i prodotti Paramo vengono realizzati con materiali riciclati e ogni capo acquistato può essere restituito dopo il suo utilizzo ottenendo così sconti sui futuri acquisti fino a cinquanta sterline.
Paramo offre una vastissima gamma di prodotti e la tecnologia Nikwax associata ad ognuno di essi fa si che si possa far fronte ad ogni esigenza e alle   situazioni metereologiche più disparate.

Nikwax oltre a collaborare con Paramo, produce autonomamente articoli PFC-free adatti alla rigenerazione waterproof and windproof per tutti i capi di abbigliamento tecnico outdoor. Si possono trovare prodotti efficaci sia tramite lavaggio in lavatrice che tramite spray da applicare direttamente sugli indumenti. La combinazione del TECH WASH per il lavaggio e del TX DIRECT per la rigenerazione dell’antipioggia e antivento è davvero insuperabile.

  • Texapore

Se si cerca una valida alternativa a prodotti di brand leader iperdistribuiti, come ad esempio The North Face, il consiglio ricade su Jack Wolfskin, azienda tedesca che ha già il 77% dell’intera produzione PFC-free grazie alla tecnologia Texapore. Una tecnologia che consente un ottimo grado di protezione dall’acqua e dal vento, riuscendo comunque a garantire grande traspirabilità. Sarà semplice identificare i prodotti  PFC-free all’interno del catalogo, basterà cercare il cartellino che li identifica.

Queste sono solo alcune delle alternative ai prodotti trattati con PFC che noi sentiamo di consigliare perchè abbiamo avuto la possibilità di testare personalmente ma potrete trovarne delle altre sui seguenti siti:

  • PYUA.DE
  • ROTAUF.COM
  • R’ADYS.COM

Fateci conoscere le vostre alternative preferite!

 

Per approfondire leggi I marchi outdoor italiani che investono sul PFC-free

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