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Perché non provare un po’ di zoobombing?

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zoobombing bicicletta

Anche questa settimana ci siamo messi alla ricerca di stranezze sportive. Questa viene direttamente dall’America (da Portland in Oregon per la precisione) e porta il nome di “zoobombing”. Cos’è? Nato nel 2002, il zoobombing è l’insolita trovata di un gruppo di appassionati ciclisti che, per celebrare il loro, altrettanto insolito, amore per le biciclette. Cosa c’è di strano? Che le biciclette in questione sono quelle per bambini. E cosa ci fanno? Armati di soli caschi e imbottiture, le usano per lanciarsi a tutta “birra” giù per ripide discese asfaltate.

Zoobombing, con bici da bimbi giù per discese asfaltate

Tutto questo accade rigorosamente di notte. Bizzarro e un filino anche rischioso non trovate? Possiamo dire proprio di sì visto che la velocità che un “zoobomber” può raggiungere varia dai cianquanta agli ottanta chilometri orari a seconda delle caratteristiche del mezzo. Le bici più utilizzate sono quelle con ruote da dodici pollici, per capirci, quelle generalmente utilizzate da bimbi di tre anni. Molti gli eventi organizzati durante l’anno: a giugno il Zoobomb Century, a febbraio la manifestazione prende il nome di Minibikewinter. E ancora, ad agosto il Zoobomb Summer Olympics e l’Alleykitten Invitational.

Va ricordato che la filosofia di questi ciclisti bizzarri è ispirata dall’ecologismo, il messaggio che promuovono è quello del divertimento utile a sostenere la promozione della bicicletta e del trasporto alternativo non inquinante. A tal proposito espongono lo slogan “pack it in, pack it out/leave no trace”.

Più piccole sono le bici meglio è per gli Zoobomber

Più piccole sono, infatti, e maggiore è la sensazione di volare ma visto che i bikers non sono poi così tutti particolarmente esperti e spericolati ad andar bene sono anche quelle da sedici e venti, più comode di sicuro grazie ai pedali decisamente più grandi e alle sedute più comode e ampie. L’età della maggior parte degli “zoobombers” oscilla tra i venti e i quaranta anni ma c’è chi giura di aver anche visto bambini di soli cinque anni sfrecciare in compagnia dei loro genitori. Inizialmente osteggiati soprattutto dalle autorità, questi strani ciclisti sono però riusciti nel tempo a conquistare il cuore dei propri concittadini a tal punto che, in loro onore e con la piena benedizione del Sindaco, è stata creata una vera e propria scultura urbana chiamata “The Pile”, all’occorrenza utilizzata anche come riparo per le piccole biciclette. E, comunque, per ora nessun incidente di rilievo, quindi perché non continuare a divertirsi con il Zoobombing?

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