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Nut Brother, l’aria di Pechino diventa mattone

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Nut Brother

Nut Brother, noto artista e performer cinese, è riuscito a trasformare le polveri dell’aria di Pechino in un mattone. Il preoccupante livello d’inquinamento atmosferico che si registra in città, è diventato tangibile, simbolo di una situazione ambientale che sta diventando molto critica.

Nut Brother, l’aria di Pechino diventa mattone

E’ stato l’inquinamento ad ispirare il famoso artista cinese, meglio conosciuto come Nut Brother: la sua ultima creazione è una di  quelle che riescono sicuramente a catturare l’attenzione del mondo e rendono possibile la consapevolezza  che l’inquinamento deve essere combattuto in ogni modo e con ogni mezzo, non solo in una grande metropoli come Pechino, ma ovunque nel mondo.

L’artista, un giovane di 34 anni, già noto per le sue stranezze, ha percorso le strade di Pechino in lungo e in largo con un aspirapolvere da 1000 watt acceso, continuativamente per 100 giorni, mediamente per 4 ore al giorno: 100 giorni per aspirare 100 grammi di polveri pari ad una quantità d’aria che un singolo individuo inspira in circa otto mesi.

Le polveri  sono state mescolate all’argilla e poi cotte in un forno apposito per crearne un mattone allo scopo di rappresentare un oggetto concreto e tangibile che tenga l’attenzione elevata sul problema dell’inquinamento atmosferico.

Queste le parole dell’artista nell’intervista rilasciata al New York Times “Le nostre città sono ormai assediate da composti chimici. Più sfruttiamo le risorse naturali, più polveri produciamo. Quando le risorse del pianeta saranno finite, anche noi diventeremo solo polvere. La Polvere rappresenta gli effetti collaterali dello sviluppo dell’umanità, tra cui lo smog e le polveri dei cantieri” – “Se fosse possibile raccogliere tutte le polveri di Pechino, esse sarebbero sufficienti per costruire il più grande ufficio di tutela ambientale del mondo”.

Allarme inquinamento a Pechino

Nut Brother comenta: “Quando ho iniziato questo lavoro, ho indossato una maschera per un paio di giorni, ma poi ho smesso: in uno smog come questo non c’è scampo”.

Martedì scorso, l'”allarme arancione” a Pechino ha imposto la chiusura delle scuole della città ed è stato lanciato dopo che il livello dell’inquinamento atmosferico ha raggiunto il livello di pericolosità più alto degli ultimi 13 mesi. Gran parte di questo smog proviene dalle caldaie a carbone, dagli scarichi dei veicoli e dagli impianti industriali che pompano fuori l’anidride carbonica, il principale gas serra, colpevole di un inquinamento atmosferico così devastante.

In questa pagina potete vedere una galleria di foto di Nut Brother mentre raccoglie con un’aspirapolvere le polveri sottili

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