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Jellyfish Barge: la serra italiana del futuro

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jellyfish barge

La jellyfish barge è una serra galleggianteprogettata dagli architetti Antonio Girardi e Cristiana Favretto all’interno dello spin-off Pnat dell’Università di Firenze, sotto il coordinamento del prof. Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale.

Cos’è la Jellyfish Barge?jellyfish barge

Nata da un’idea della start-up Pnat, la jellyfish barge è un modulo per la coltivazione che non ha bisogno di consumare terreno, acqua dolce ed energia. È una serra galleggiante che, attraverso l’uso dell’energia solare, è in grado di purificare le acque salate, salmastre e anche quelle inquinate.

Costruita con tecnologie a basso costo e materiali semplici di recupero, si compone di una base di legno di settanta metri quadrati che galleggia su dei fusti di plastica riciclata; al di sopra della base poggia una serra di vetro per la coltivazione. Per quanto le dimensioni possano sembrare piccole, è in grado di produrre cibo per due famiglie.

Jellyfish Barge: caratteristiche principali

Le ragioni che rendono la jellyfish barge tanto innovativa sono le seguenti:

  • impiego di suolo nullo: non richiede uso di suolo o deforestazioni poiché galleggia sull’acqua
  • zero uso di acqua: usa la distillazione solare per ricavare acqua pulita pressoché da qualsiasi fonte
  • nessun consumo di energia: la richiesta energetica della serra è minima e la ricava attraverso vento, sole e correnti
  • produzione di cibo: la coltivazione idroponica consente la coltivazione di quasi ogni tipo di ortaggio
  • produzione locale: la serra può essere utilizzata come metodo di produzione sicuro e controllato per le comunità

Come funziona?

All’interno della serra, un sistema di coltura idroponica ad alta efficienza permette un risparmio del 70% di acqua rispetto ai metodi idroponici tradizionali. Intorno al perimetro sono disposte sette unità solari di desalinizzazione, che sono in grado di produrre fino a centocinquanta litri di acqua dolce al giorno. Ciò è possibile grazie a un processo di distillazione a energia solare; infatti, il procedimento è lo stesso che avviene in natura: l’energia del Sole nei mari fa evaporare l’acqua che poi ricade sotto forma di pioggia.

Essendo un sistema modulare, un singolo modulo è completamente autonomo; mentre un insieme di moduli costituiscono un sistema sicuramente molto più efficiente, forte e resiliente. Infatti, la sua forma esagonale è data proprio dalla possibilità di poterla poi combinare con più moduli.

 

Jellyfish Barge, un progetto innovativo

La jellyfish barge ha vinto il secondo premio all’ UNECE Ideas for Change Award, premio delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. L’idea alla base del progetto è quella di creare una soluzione sostenibile per le problematiche legate alla crisi ambientale. L’agricoltura è l’attività umana che richiede un consumo maggiore di acqua, consuma circa il 70% dell’acqua dolce terrestre. Il progetto vuole infatti essere una risposta alle numerose questioni che ci troviamo ad affrontare e che necessitano di una risposta concreta e immediata:

La jellyfish barge permette di valorizzare le comunità, fornire nuove opportunità di lavoro, opportunità economiche, permette di dare nuovo valore alle relazioni sociali. Quindi, puntare sull’agricoltura urbana per la produzione di cibo locale che non richieda uso e consumo di risorse importanti come  suolo, acqua ed energia è una soluzione innovativa e sostenibile.

jellyfish barge serra galleggiante

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