Home Sport e Spettacolo Traiano, la sua colonna: come un’immortale pellicola di film 

Traiano, la sua colonna: come un’immortale pellicola di film 

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storia colonna di traiano

Monumento famosissimo anche tra chi non ama la storia di Roma, la colonna traiana fu un’espressione artistica assolutamente originale nel mondo antico, una testimonianza rispettata e tenuta in considerazione anche nel Medioevo tanto da rimanere al suo posto dal giorno in cui fu innalzata, nel 116 d.C. La colonna di Traiano, a livello artistico, è frutto di un’arte matura, che ridisegna gli stilemi ellenistici attraverso una capacità celebrativa e un realismo puramente romano, divenendo modello per i successori dell’imperatore.

Le guerre daciche e la celebrazione di Traiano

La colonna traiana fu innalzata a celebrazione delle vittorie dell’imperatore sui Daci, nel corso di due campagne militari tenutesi tra il 101 e il 106 d.C., che resero parte dell’impero la zona oggi corrispondente alla Romania. Traiano fu uno dei migliori combattenti della storia dell’impero e la colonna a lui intitolata è praticamente avvolta da un bassorilievo che racconta scene di guerra, forse narrate da Traiano stesso o forse viste e vissute direttamente dall’artista. Una statua dell’imperatore, andata persa durante il Medioevo e sostituita con quella di San Pietro, spiccava in cima alla colonna mentre nel basamento erano custodite le sue ceneri in un’urna d’oro. Contando appunto la base e il capitello, la colonna è alta ben 40 metri. Il bottino frutto delle guerre daciche fu sorprendentemente abbondante e permise la costruzione e l’arricchimento del Foro di Traiano. E la lunga storia scolpita sui blocchi di marmo si poteva leggere molto comodamente anche dall’alto della Basilica Ulpia o dalle terrazze delle due biblioteche che sorgevano ai lati della colonna. Il racconto delle vicende belliche di Traiano, d’altronde, si inerpica lungo il monumento celebrativo per ben 23 giri, in “strisce” alte tra i 90 e i 115 centimetri a seconda delle esigenze prospettiche. Se se la storia delle imprese militari di Traiano fosse davvero stata disegnata su un rotolo di papiro, questo sarebbe lungo 200 metri.

La colonna traiana e le sue immagini

La narrazione scolpita è incredibilmente simile, nel concetto e nel ritmo, a un film o a un’opera a fumetti. Traiano, il vincitore, ne è indiscusso protagonista e compare in circa 60 scene delle 123 rappresentate. Non c’è un momento di fiacca o stanchezza nel tono del racconto, che alterna scene drammatiche e di battaglia a immagini che descrivono i luoghi e gli spostamenti. La narrazione però si attiene sempre a un realismo attento e vivido, nel quale l’unico elemento simbolico e soprannaturale è la personificazione del Danubio. È da tutto ciò che si ipotizza come fonte un commentario perduto scritto da Traiano o, addirittura, la partecipazione all’impresa dello stesso artista. L’imperatore Traiano, sempre presente, non appare mai come una figura divina e distaccata ma come il princeps, il primo tra i servitori di Roma, attivo, razionale, esperto.  Alcuni artifici tecnici sono utilizzati per rappresentare i diversi tessuti, i vari materiali e i cambi di scena. Lo scopo è di rendere più viva e rappresentativa una narrazione che non lesina scene drammatiche, raffigurate però con partecipazione: i Daci, gli sconfitti, mostrano il loro dolore ma mantengono una nobiltà che merita rispetto, sia nelle scene di suicidio che nelle deportazioni. E il tutto, chiaramente, era a colori: come ogni monumento antico, anche la colonna traiana era interamente colorata. Possiamo solo immaginare quale forza narrativa dovesse avere agli occhi di persone che solo attraverso l’immagine dipinta o scolpita e la voce poteva “sapere”. La colonna di Traiano, nella sua maestosa grazia, rappresenta l’antica Roma matura, come ce la immaginiamo: energica e presente a se stessa. Nel 2014 una lunga serie di foto scattate da studiosi dell’università di Firenze sono state esposte nella piazza del Foro di Traiano allo scopo di mostrare il racconto scolpito sulla colonna in maniera sequenziale e orizzontale.

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